Pasta frolla sbagliata

Sono sempre stata un’amante della teoria.
se una qualsiasi cosa doveva essere fatta in un determinato modo seguendo una base teorica allora per me è sempre stato giusto così, bisognava seguire la teoria.

ci sono grandi classici procedimenti e famosissimi piatti della cultura che hanno una teoria ben consolidata: come la ricetta del pan di spagna, del fondo bruno, del ragù, della crema pasticcera…
tutto ciò che è delineato da una teoria DEVE essere realizzato secondo essa…sì, tutto, tranne che lei, la pasta frolla.

ci sono tante teorie e tante ricette dietro la pasta frolla ma io so che la mia è totalmente sbagliata.
seguo la ricetta di mia nonna, morta ormai da anni, ma che ha sempre fatto una crostata divina.
fidatevi, nessuno avrebbe mai rinunciato a una bella fetta di crostata ricotta e visciole per iniziare al meglio la giornata e per “riprendersi” dopo una lunga giornata.

ne ho parlato con chef, pasticceri, insegnanti, e tutti sono sempre rimasti un po’ in dubbio davanti alla mia ricetta…ma vi garantisco che il risultato finale non ha mai deluso nessuno.

a casa sforno crostate con la marmellata per un esercito, mia mamma le ama e mio papà è un golosone.
ho provato a fare la classica “burro freddo e zucchero montati per…” oh, mi hanno sgamato subito: “questa non è la tua crostato, che hai cambiato?”.
non mi fossi mai permessa.

ho abbandonato prove e teorie e ho ripreso in mano la solita e vecchia ricetta della nonna, che vi posso garantire, non delude mai.

ve la lascio qui, già vedo le vostre facce perplesse.
provatela e fatemi sapere!