Oggi vi volevo proporre una classica ricetta antispreco, della tradizione contadina e popolare
lombarda, L’INSALATA DI NERVETTI.
Anche se il nome può’ trarre in inganno, non presenta nessun
tipo di nervo o parte dura, ma il nome deriva dalla
parola dialettale “gnervitt”, che serviva per indicare le
cartilagini del ginocchio, del piede e dello stinco del
vitello, che sono quelle che una volta bollite, spolpate e
tagliate, sono la base del piatto.
Essendo una ricetta di tradizione popolare, si può trovare con
diverse piccole varianti, ma sempre con base i nervetti.
Oggi vi spiego come li faccio io, per praticità i nervetti li
acquisto da un macellaio di fiducia già cotti.
- DifficoltàMolto facile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione20 Minuti
- Tempo di riposo30 Minuti
- Metodo di cotturaSenza cottura
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 400 gnervetti già cotti
- 150 gfagioli bianchi precotti
- 1peperone
- 1cipolla rossa
- 2 cucchiaiaceto di mele
- q.b.prezzemolo
- q.b.olio extravergine d’oliva
- q.b.sale fino
Strumenti
- Insalatiera
- Coltello
- Tagliere
- Ciotolina
Preparazione dell’insalata di nervetti
Per prima cosa puliamo ed affettiamo la cipolla finemente, che andremo a mettere in una contenitore con abbondante acqua fredda e qualche cubetto di ghiaccio, questo passaggio aiuterà a rendere la cipolla più dolce e digeribile.
Ora possiamo procedere a tagliare i nostri nervetti a listarelle, che andremo a riporli nell’insalatiera.
Adesso laviamo il peperone e anche lui taglieremo a listarelle ed uniremo ai nervetti.
A questo punto occupiamoci del prezzemolo, che laveremo e triteremo finemente, mettiamolo in una ciotolina con l’olio, il sale, l’aceto e se piace una macinata di pepe nero,mescoliamo bene e mettiamo da parte.
Scoliamo bene le cipolle che andremo ad unire ai nervetti, facciamo lo stesso con i fagioli
Uniamo il nostro condimento, mescoliamo bene e lasciamo riposare almeno una mezzora fuori dal frigo. L’insalata di nervetti non va consumata fredda.
BUON APPETITO
CURIOSITA’
L’insalata di nervetti è una preparazione molto antica, era usanza mangiarla nelle osterie come aperitivo, insieme ad un bicchiere di vino.
E’ ancora più buona se consumata il giorno dopo
Ai tempi era un piatto molto povero, che ora possiamo trovare nei migliori ristoranti lombardi.
ABBINAMENTO
Un ottimo abbinamento e’ con un buon Lambrusco DOC, ma si sposa bene anche con una Bonarda frizzante dell’ Oltrepo’ Pavese, ad un vino rosato fermo morbido o ad un bianco fermo.