Risotto noci e speck al profumo di Teroldego

Questo risotto evoca i sapori della mia nuova terra, il suo profumo delicato inebria le cucine lasciando le note delicate del Teroldego.

Dal sapore vellutato, questo vino ha una storia di 500 anni; la leggenda narra che nelle grotte del Monte di Mezzocorona, un tempo ci fosse un terribile Drago. Un giorno un prode Cavaliere, il Conte Firmian, della famiglia storica di Mezzocorona, volle sfidare il Drago, così armato di lancia e spada, il Cavaliere si arrampicò sulla montagna per lasciare davanti alla grotta una ciotola di latte ed un grande specchio. Il Drago, richiamato dal profumo del latte, uscì, ma vedendosi allo specchio rimase stupido e nello stesso tempo attratto. Il Cavaliere ne approfittò e lo trafisse mortalmente. Tutta la popolazione esultò, portando per le strade il coraggioso cavaliere e il suo trofeo, il Drago ucciso. Ma alcune gocce del suo sangue caddero nel terreno rotaliano, e da lì germogliarono i primi ceppi di Teroldego. Ecco perchè ancora oggi i locali usano chiamare il Teroldego Rotaliano dal colore rosso rubino violaceo: Sangue di Drago.
Tratto da: http://www.alimentipedia.it/teroldego.html
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Lo speck, invece, è stato rosolato con le noci spezzate nella pentola di coccio e aggiunto a fine cottura nel risotto gia sfumato con questo ottimo vino rosso.
Ora lascio a voi il compito di provarlo…

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Ingredienti (per 4 persone):

  • 320 g di riso carnaroli
  • 100 g di speck in una fetta sola
  • 100 g di noci
  • 1 bicchiere di vino rosso (teroldego)
  • brodo vegetale
  • 50 g di burro

Preparazione:

  1. Mettere a bollire una pentola di brodo vegetale (io uso quello in polvere).
  2. Tagliare lo speck a listarelle, spezzare le noci.
  3. Scaldare in un padellino (oppure in una pentola di coccio) 20 g di burro e aggiungervi lo speck e le noci; tenerne da parte alcune per la decorazione. Far rosolare a fuoco medio per 5-10 minuti.
  4. Scaldare un ampio tegame in cui si andrà a tostare il riso per un paio di minuti.
  5. Sfumare con il vino e iniziare ad aggiungere brodo.
  6. A metà cottura aggiungere lo speck con le noci e terminare la cottura, bagnando, se necessario, con del brodo.
  7. Mantecare con il rimanente burro e lasciare riposare un paio di minuti. Servire ben caldo con le noci e lo speck tenuto da parte.

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Una risposta a “Risotto noci e speck al profumo di Teroldego”

  1. Presso amici in ost-tirolo quasi karinzia con sorpresa cifu servito un risotto da due
    ricette sullo stesso piatto : uno era in nostro onore : riso , teroldego, noci, taleggio e
    l’altro tipico loro : riso, speck, noci e “preghler” (una grappa di mele pere e prugne).
    Essendo fatto per otto, ma solo cinque vennero, il resto andò in timballo il dì seguente
    e Tutto fu sorprendentemente b u o n o – sul timballo un formagio fuso locale detto
    gheluundener.

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