Ingredienti
400 gr.di pici ( io ho usato dei pici freschi già pronti, ma se avete tempo potete provare a farli).
4/5 spicchi di aglione
250 gr. di passata di pomodoro o i pelati pronti oppure polpa di pomodori freschi
olio a coprire il fondo della padella
q.b. di sale
un peperoncino fresco o in polvere. ( Io ho usato un peperoncino di quelli che ho piantato nei vasi in giardino che sono molto piccantini)
Passaggi
Tritare gli spicchi di aglio finemente e farli andare con l’olio molto lentamente per circa 20 minuti, se necessario aggiungere acqua o spengere la fiamma ogni tanto per non accelerare la cottura. L’aglio deve risultare a fine cottura quasi una crema, si deve praticamente sciogliere. A questo punto unire il pomodoro e regolare di sale, aggiungere anche il peperoncino tritato. Se usate pomodori freschi dovete sbollentarli e privarli della buccia e della parte dura all’interno. Io ho usato la passata di pomodoro per praticità. Far ritirare il pomodoro per una decina di minuti, alzando un po’ la fiamma e girando di tanto in tanto. Nel frattempo cuocere i pici, seguire i tempi di cottura indicati nella confezione, se li fate a mano il tempo di cottura sarà maggiore, fidatevi dell’assaggio. A questo punto condire i pici col sugo all’aglione e risaltarli insieme per qualche minuto a fuoco vivace.
L’aglione è una varietà di aglio tipico della Val di Chiana, territorio tra Arezzo e Siena, dove sono un piatto locale i pici all’aglione. I pici invece sono tipici di tutta la parte Sud della Toscana, la Val d’Orcia, Siena, Arezzo, Val di Chiana, del Monte Amiata fino a spingersi nel viterbese ( qui in particolare vengono chiamati umbricelli, unbrichelli o tortorelli) e li troviamo al ragù, ai funghi porcini, alla cacio e pepe, al sugo di anatra, alle briciole ( briciole di pane raffermo saltato in padella con aglio, olio e peperoncino). Questo tipo di pasta fatta a mano, simile agli spaghetti ma più spessa, lunga e irregolare la troviamo già in un affresco sulla Tomba dei Leopardi a Tarquinia che risale al periodo etrusco dove si osservano nei dettagli dei contenitori di terracotta che contengono una pasta molto simile ai pici. Il nome dei pici deriva dal modo in cui viene tirata la pasta a mano, l’appicciatura. Un giorno proverò a farli anche a mano. Il mio aglione non è dei territori tipici della Val di Chiana, proviene dall’orto di un mio collega che è stato carinissimo a regalarmelo. Omaggio del piatto a lui. Grazie Andrea! Piatto promosso e buonissimo l’aglione!
- DifficoltàBassa
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Porzioni4
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
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