I tagliolini con cicerchie sono un altro piatto tipico della nostra tradizione locale (pugliese ad un passo dalla Basilicata). La vicinanza a quest’altra meravigliosa regione, si avverte anche nella gastronomia locale. Una minestra di pasta fresca con i legumi, ideale per affrontare i primi freddi (e anche quelli a seguire).
Tagliolini con cicerchie
Ingredienti per 4 persone
200 grammi di cicerchie secche
una cipolla bianca
olio d’oliva
sale q.b.
peperoncino in polvere (facoltativo)
Per i tagliolini:
200 grammi di semola di grano duro
100 grammi di semola rimacinata di grano duro
acqua q.b.
un pizzico di sale
Mettete a bagno in acqua le cicerchie, la sera precedente. Il giorno dopo, eliminate l’acqua dell’ammollo, sciacquate le cicerchie e mettetele in una pentola, aggiungete altra acqua fino a coprirle. Chiudete con un coperchio e cuocetele. Non vi darò tempi di cottura, perché dipende dalla qualità stessa della cicerchia. Salatele solo a fine cottura.
Nel frattempo preparate i tagliolini. Su un piano da lavoro setacciate le due farine (la semola e la semola rimacinata), fate un buco al centro, aggiungete un pizzico di sale e acqua tiepida per impastare. Aggiungetela poco per volta, man mano che l’impasto ve lo richiedete. Impastate fino ad ottenere un impasto liscio. Stendete in una sfoglia sottile, lasciatela asciugare qualche minuto e tagliate delle strisce di circa 4-5 cm di altezza. Dalle strisce ricavate i tagliolini larghi 4 mm.
In un padellino versate abbondante olio d’oliva e la cipolla tagliata ad anelli e lasciatela dorare dolcemente, senza farla bruciare. Cuocete i tagliolini in abbondante acqua salata, scolateli e insaporiteli insieme alle cicerchie. Aggiungete l’olio con la cipolla e se tutti gradiscono un po’ di peperoncino. Fondamentalmente è una minestra, per cui va servita abbastanza brodosa. Io uso tutta l’acqua di cottura dei legumi e se occorre un po’ d’acqua di cottura della pasta.
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