Arriva l’estate e con essa la coltivazione del basilico direttamente sul balcone di casa. Veramente il pollice verde di questo basilico è del mio papà, così qualche giorno fa, abbiamo fatto il primo raccolto e di conseguenza il primo pesto alla genovese di quest’anno. A casa mia piace molto, così al naturale con la pasta fresca e anche come condimento per altre ricette.
Pesto alla genovese
Ingredienti
50 grammi di foglie di basilico
70 grammi di olio d’oliva
20 grammi di pinoli
3 cucchiai di pecorino grattugiato
uno spicchio d’aglio
sale q.b.
Mettete il bicchiere del mixer nel frigo (in questo modo il pesto resterà verde). Lavate accuratamente e delicatamente le foglie di basilico e fatele scolare. Volendo potreste tamponarle con un canovaccio, ma facendo molta attenzione a non rovinare le foglie. Io lo preparo quando la pasta è già in cottura, in modo da averlo pronto e soprattutto ancora verde in pochi minuti.
La tradizione vuole che il pesto venga lavorato nel mortaio di marmo, con il pestello di legno, ma in questo caso io l’ho preparato con il frullatore ad immersione, per mancanza di tempo ed esperienza di mortaio.
Mettete nel bicchiere del mixer, le foglie di basilico, il sale (un pizzico perché il pecorino farà il resto), i pinoli, lo spicchio d’aglio, il pecorino, il grana e per ultimo l’olio. Frullate fino ad ottenere la giusta consistenza. Con questo quantitativo ho condito 500 grammi di trofie fresche. Vi consiglio di tenere da parte un po’ d’acqua di cottura della pasta, nel caso vi si asciugasse troppo dopo averla condita con il pesto alla genovese. Buon appetito!
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