“L’Annona è originaria del Perù e diffusa in altri paesi dell’America Indio-Latina. Gli spagnoli l’hanno importata in Europa. Ma ha attecchito bene soltanto in 4 aree: Isole Canarie e Valencia in Spagna; e in Italia nella Conca d’Oro di Palermo e a Reggio Calabria nella stessa area in cui fruttifica al meglio nel mondo il Bergamotto. Tant’è vero che gli Anoneti sono spesso conviventi negli stessi giardini con i Bergamotteti” (Pasquale Amato)
L’albero: L‘Annona appartiene alla famiglia delle Annonacee, con numerose piante tropicali molto simili fra loro. Sono circa sessanta specie, alcune delle quali producono frutti grossi più o meno come un melone con polpa morbida e gustosa. L’albero, sempreverde, arriva massimo a 7 metri e si presenta con chioma aperta, lunghi rami grigiastri e pelosi, con foglie di colore verde opaco e fiori solitari o in piccoli gruppi da due o tre. Fiorisce a maggio, protraendosi per alcuni mesi, ogni albero arriva a produrre circa 60-70 frutti, dalla forma ovale leggermente allungata, lunghi tra 10 e 20 cm, con buccia di colore verde grigio a maturazione, sottile e liscia con protuberanze più o meno accentuate.
I frutti: Le Annone hanno un’elevata percentuale di Zuccheri (circa 114 Kcal per 100 gr di polpa) e all’interno si trovano molti semini neri (arrivano anche a 100 in ogni frutto) lucidi e lisci, non edibili e vanno eliminati perché contengono una resina tossica. La polpa è bianca, aromatica e dolce con sapore tipicamente esotico simile all’ananas e alla banana, e dalla consistenza morbida come il burro. I frutti maturano tra Ottobre-Novembre e arrivano a pesare dai 200 grammi fino a raggiungere il chilo di peso e si conservano per poco tempo e con difficoltà. I frutti in foto pesano 560 gr la grande (Annona intera) e 485 gr la più piccola (Annona tagliata). Generalmente si raccolgono dalla pianta quando ancora non troppo maturi (stando attenti a non lacerare la buccia molto delicata), poi conservati al buio per 2-3 giorni e se riposti in frigorifero si rallenta il processo di maturazione.
Uso in Cucina: L’Annona si consuma da sola al naturale, tagliandola a metà nel senso della lunghezza e gustando la polpa con un cucchiaino. Oppure si passa la polpa al setaccio, con aggiunta di Zucchero e usata come una crema, o anche gustata con panna montata, o ancora in Macedonie, oppure con Latte o Yogurt o infine zuccherata, allungata con acqua, con una spruzzatina di succo di Bergamotto (o Limone o Lime) e si trasforma in un’ottima bibita dal gusto esotico. Ma per riuscire a conservare i frutti più a lungo, spesso questi vengono trasformati in prodotti dolciari come Gelati, Sorbetti, Confetture, Dessert (Soufflé, Zuppe inglesi, Mousse, ecc) e Liquori.
Annona di Reggio Calabria e titolo De.c.o.: La pianta di Annona da presenza comune nel Sud America e nei paesi dell’Africa del Sud, si è ambientata così bene a Reggio Calabria, che la varietà Annona Cherimola (originaria degli altipiani andini) ha ottenuto il De.c.o. (Denominazione Comunale di Origine), prendendo proprio il nome di Annona di Reggio Calabria (“u nonu” nel nome dialettale, curiosamente termine non femminile ma maschile), specie fra le più note, coltivate e importanti, insediata nelle zone vicine alla città di Reggio Calabria già dalla prima metà del 1800. Attualmente l’Annona di Reggio Calabria viene coltivata in modo sparso nella fascia costiera collinare reggina, a ridosso del mare, che va da Bagnara Calabra a Gioiosa Ionica, rientrando comunque nell’ambito territoriale della denominazione Comunale di Origine (De.c.o.) Annona di Reggio Calabria.
Sitografia consultata
- www.lepiantedafrutto.it
- www.calabriadeco.it
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