I purceddhruzzi, detti anche struffoli, li faceva mia nonna nel periodo natalizio e ne andavo ghiotta.
Non era Natale se non c’erano i purceddhruzzi, i taralli e le pittule.
Poi iniziò a farli mia mamma, mi piaceva tanto aiutarla, sembrava un lavoro lungo ma alla fine era una soddisfazione.
Io mi sono trasferita al nord, ho iniziato a perdere le mie tradizioni perchè non a tutti piacciono alcuni sapori, 2 anni fa gli ho fatti con la ricetta di mia madre, gli ho regalati a delle mie amiche, hanno apprezzato il gesto ma non il sapore, così l’anno scorso non gli ho fatti.
Parlando con mia mamma, mi ha detto che mia cognata aveva una ricetta un pò diversa dalla sua, mia mamma non ha mai messo l’anice e che la potevo fare con i bimby.
Bene ho pensato, non sporcherò troppe caccavelle e proverò questa nuova ricetta solo per me.
Ingredienti:
300 gr di farina 00,
60 gr di olio di oliva (io
Dante),
3 cucchiai di zucchero,
(facoltativo, ma io l’ho messo)
1 bustina di lievito per dolci,
una bustina di vanillina,
1 limone,
1 arancio,
70 gr di anice,
1 mandarino,
1 pizzico di sale.
Procedimento.
Mettere nel boccale le scorze degli agrumi con l’olio, 100°, 5 min, vel 1.
Togliere le bucce, e aggiungere il succo degli agrumi e l’anice, 10 sec vel 4.
Unire le farine, la vanillina, il sale, e il lievito per dolci, 2 min vel spiga.
Mia madre prima di farli li passava nella macchina per la pasta per lavorare meglio l’impasto, io gli ho fatto fare un’altro giro di spiga nel bimby, l’impasto è uscito perfetto, morbido per niente appiccicoso.
Prendere un pezzettino d’impasto, stendere dei rotolini alti un centimetro e tagliarli come piccoli gnocchi.
Si dovrebbero passare al rovescio di una grattugia per dare la forma, ma io non avevo voglia.
Metterli su una tovaglia a riposare fino alla fine di tutto l’impasto.
Friggerli in abbondante olio caldo.
Finiti di friggerli, lasciarli scolare e raffreddare.
In una pentola antiaderente, mettere 2 cucchiai di miele e uno di zucchero, far sciogliere e mettere una manciata di purcceddhruzzi, amalgamarli bene nel miele, disporli su un piatto e spolverare con delle codette colorate. A me piacciono ancora tantissimo, questi sono veramente buoni, proprio da provare e infatti io ho fatto doppia dose, nella seconda dose ho aggiunto un cucchiaino di cannella, dopo li ho mescolati e ho fatto le porzioni…
Buon Appetito!!!
Io li conosco bene non li mangio da un po’ però chissà come sono buoni i tuoi anto
Posso allungare la mano? Per me uno tira l’altro e quest’anno non li ho provati. Complimenti e buona serata.
Ciao! Li ho fatti una volta da bambini e ancora mi ricordo la fatica e a ripensarci ora mi viene da pensare a quanto fosse incosciente mia madre che mi lasciava tranquillamente in balia dell’olio bollente! Quest’anno niente struffoli…mi rifarò! Baci cristiana
Che nome carino che avete dato a questi struffoli che da me si chiamano pignolata, in ogni caso sono buonissimi!
che buoni mamma mia golosità al massimo
ciao, ho da poco scoperto il tuo blog e mi piace tanto;in calabria queste palline si chimano pignolata, io le scorzette degli agrumi li metto al posto delle codette e uso il bicarbonato al posto del lievito
Sono friabili? Dio che delizia
Mmmhhhhhh che buoni, deliziosissimi, bravissima……….