Il vero ciambellone marchigiano

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Questo non e` solo un dolce e` una storia,la storia dei nostri nonni e di come si viveva a quei tempi(sinceramente mille volte meglio di ora) perche` questa ricetta me la diede tempo fa una vera vergara di una volta ovvero la signora della casa che si occupava di governarla e mandarla avanti nonostante i tempi ben piu’ poveri di ora,i tanti figli(perche` prima si facevano i figli e anche tanti!)e tante tradizioni che ora mancano,senza contare la severita` che ogni tanto ci voleva…
Dicevo che questa vergara mi diede la ricetta e mi disse “Cocca eccote la ricetta dellu veru ciammellottu no le schifezze che magnano li giovani ogghi!”,che dire ciaveva ragio’!!!
Buonissimo!!!!Quando l’ho assaggiato ancora caldo mi ricordava un sapore antico,di casa della nonna dove ancora si mangiavano cose buone.
Devo dire pero` che ho apportato delle modifiche(tranquilli niente di grave)ho solo sostituito lo strutto con il burro e ho misurato gli ingredienti perche` trovavo poco pratico le misure in bicchieri,mezzibicchieri e via dicendo.

per uno stampo da 26 cm:
4 uova
450 farina 00
180 gr zucchero
180 gr strutto*(io ho usato il burro)
60 ml mistra**(io varnelli)
120 ml latte
1 limone
lievito
70 gr uvetta ammollata in acqua calda
cioccolato fondente a pezzetti***
zucchero a velo

Montiamo le uova con lo zucchero e la buccia grattugiata del limone,intanto facciamo fondere il burro e lo facciamo raffreddare un po’.Appena si e` un po’ raffreddato lo uniamo all’ impasto insieme alla farina,il lievito,il liquore e il latte.
Ottenuto un composto omogeneo incorporiamo l’uvetta scolata e i pezzetti di cioccolata.
Versiamo l’ impasto in uno stampo imburrato e infarinato e cuociamolo a 170° per circa 45-50 minuti,fate come sempre la prova stecchino.
Sfornatela e fatela raffreddare e spolveratela con lo zucchero a velo.
Servitela con un caffe` o un bicchierino di mistra`,o se vogliamo esagerare con tutti e due!Buon appetito!!!

*prima si usava lo strutto piu’ facile reperirlo e meno costoso dell’olio,ora va bene il burro,e poi doveva essere un dolce di sostanza perche` veniva dato ai contadini che andavano a batte il grano(trebbiatura)insieme a un bicchiere di vino per rifoncillarsi.
**il mistra` e` un liquore all’anice che prima veniva fatto in casa ora si puo’ tranquillamente usare il Varnelli.
***questa e` stata una mia aggiunta e devo dire che ci sta proprio bene.

36 Replies to “Il vero ciambellone marchigiano”

  1. che buono… poi io adoro l’anice e le ricette che sanno di altri tempi… inoltre ha proprio un aspetto invitante…

    1. Non dovevi dirmelo,non ci sei mai stata?peccato adesso il brutto momento che stiamo passando altrimenti è un piccolo paradiso ricco di mare,colline e montagna,ma non solo anche di storia e di gastronomia!

  2. Quando si trovano le ricette delle tradizioni si devono conservare e custodire bene, esse appartengono alla nostra storia e ci raccontano

    1. Sì infatti a questa ricetta ci tengo particolarmente e l’ho scritta sul blog proprio per non perderla

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