Tronchetto con crema di arance e Gianduja

Questo è il dolce che ho preparato per capodanno. Ne avevo già preparato uno qualche anno fa, farcito con cioccolato e crema di amaretti (qui la ricetta).

Quest’anno ne ho voluto fare uno con la crema di arance e gianduia. In una serata è stato spazzolato da tutti gli ospiti. La preparazione è semplicissima ed è anche molto veloce da preparare. Se volete potrete farlo anche in due giorni. Il primo dovrete pensare alla base e alle creme e il secondo giorno lo farcirete e lo decorerete. Tra tutti i dolci invernali, per le grandi occasioni, questo è uno dei più spettacolari e semplici nello stesso tempo.

 

Tronchetto con crema di arance e Gianduja
Tronchetto con crema di arance e Gianduja

 

Per il biscuit:

  • 6 uova
  • 150g zucchero
  • 120 g di farina di grano tenero tipo 00
  • essenza di vaniglia

Per la crema alle arance:
  • 3 arance
  • 30g di farina
  • 3 uova
  • 100 g di zucchero
  • 200ml latte

Per la crema al Gianduja:

  • 250 ml di panna
  • 100 gr cioccolato gianduja
  • 50 ml latte intero
  • 80g zucchero

Decorazione 

  • Ribes

Bagna

  • Rum

Procedimento:

Iniziate preparando il tronchetto.

  1. Separate gli albumi dai tuorli.
  2. Lavorate per circa 10 minuti i tuorli con metà dello zucchero  e montate gli albumi con l’altra metà dello zucchero, fino a quando non otterrete un composto bianco e lucido.
  3. Unite gli albumi e i tuorli montati e amalgamateli delicatamente. Setacciate sopra la farina e aggiungete l’essenza di vaniglia. Mescolate tutto con una spatola.
  4. Foderate una teglia di cartaforno e versate l’impasto livellando con la spatola.
  5. Infornate a 180° a forno preriscaldato per circa 20-25 minuti.
  6. Appena sarà pronta, sfornate e ponete su un panno pulito e umido, quindi arrotolatelo e lasciatelo così per alcune ore (anche per tutta una notte )
  7. Pensate adesso alla crema di arance
  8. Lavorate le uova con lo zucchero, quindi grattugiatevi la buccia delle arance.
  9. Spremete adesso le arance e aggiungetene il succo nell’impasto.
  10. Setacciate, la farina e amalgamate tutto con una fusta a mano.
  11. Versate il composto in un tegame e ponetelo sul fuoco. Amalgamate fino a quando non otterrete una crema. Lasciate raffreddare e rassodare.

Preparate la copertura:

  1. In un tegame mettete il latte e il cioccolato tagliato a pezzetti e lo zucchero. Ponete il tegame sul fuoco e lasciate sciogliere il cioccolato, mescolando con attenzione senza farlo bruciare.
  2. Togliete dal frigo la panna e iniziate a montarla. Poco a poco versate la crema di cioccolato, continuando ad montare la panna.
  3. Appena sarà completamente montata spegnete le fruste.

 

Montate il tronchetto:

  1. Srotolate il biscuit e bagnatelo con il rum, quindi spalmatevi la crema di arance e arrotolatelo nuovamente.
  2. Adesso tagliate le estremità mettedo in obliquo il coltello.
  3. Adagiate il tronchetto sul vassoio e le parti tagliate al lato del tronco principale.
  4. Distribuite la crema al gianduia su tutto il tronchetto, quindi con una forchetta create le venature.
  5. Lavate il ribes e posizionatelo a guarnizione del vostro tronchetto natalizio e se volete aggiungete altri elementi che richiamano l’inverno..

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.