Trecce bigusto cacao e ciliegie

Ho preso gusto a fare le trecce e le brioches con il lievito madre in esubero, e ormai le faccio praticamente ogni settimana. Questa volta le ho fatte con le ciliegie, dato che il mio ragazzo me ne ha portate un bel pò prima del mio ritorno in Sicilia.. dovevo quindi evitare di buttarle (non si buttano ciliegie appena raccolte). Ecco nate queste morbide e buone trecce cioccolato e ciliegie.

trecce bigusto cacao e ciliegie
trecce bigusto cacao e ciliegie

Ingredienti:

300 g di lievito madre non rinfrescata
300 g di farina 00
60 g di burro
100 ml di latte
130 g di zucchero
4 cucchiai di cacao amaro
Qualche goccia di essenza di mandorle
200g ciliegie snocciolate e tagliate a metà
1 pizzico di sale

 

Preparazione:

  1. In una ciotola (o nella planetaria) sciogliete il lievito madre preso dal frigo insieme al latte tiepido.
  2. Aggiungete la farina, lo zucchero, il sale e il burro ammorbidito a pezzetti.
  3. Impastate (se usate la planetaria usate il gancio) fino a quando il composto non sarà compatto ( se usate la planetaria l’impasto dovrà arrampicarsi sul gancio “incordatura”).
  4. Dividete l’impasto in due palle, una più piccola e una più grande. In quella più piccola aggiungete il cacao e lavoratelo per amalgamarlo al composto, fino a quando il colore non sarà omogeneo.
  5. La palla più grande dovrà essere impastata con le ciliegie snocciolate e tagliate in due.
  6. Coprite con la pellicola entrambi gli impasti e metteteli in frigo per un’ora.
  7. Estraete dal frigo gli impasti.
  8. Lavorate un poco di impasto alla volta su un piano infarinato.
  9. Fate dei salsicciotti lunghi circa 15 cm.
  10. Per ogni treccia dovete fare due salsicciotti bianchi e uno al cioccolato. Ponete quello al cioccolato al centro ed iniziate ad intrecciare  proprio nello stesso modo con cui fate le treccie dei capelli(se l’impasto risulterà appiccicoso infarinatelo il giusto).
  11. Adagiate le trecce su una teglia foderata di carta forno e lasciate lievitare, coperti da un panno fino a quando non le trecce non saranno raddoppiate di volume (a casa mia hanno impiegato circa 6-7 ore).
  12. Spennellate le trecce bigusto con un po’ di latte e infornate a 180 °C per circa 15 minuti.
  13. Quando saranno leggermente dorate cuocetele ancora per cinque minuti.
  14. Sfornate e lasciate raffreddare.. buona colazione.

 

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.