Torta di rose prosciutto e mozzarella

Ultimamente, avendo il lievito madre da rinfrescare ogni settimana, devo scovare ricette per utilizzarlo, questa volta la scelta è caduta sulla torta di rose. Ne ho fatte di due tipi, una con spinaci e ricotta, e l’altra con prosciutto e mozzarella. Adoro la torta di rose, perché è un rustico da usare in varie occasioni, dal pranzo a sacco per il lavoro alla cena con gli amici. Provatela anche voi, è anche molto bella da vedere. Qualche tempo fa avevo fatto la torta di rose dolce, infatti questo impasto va bene anche da farcire con una crema dolce o la marmellata, basta solo diminuire il sale.

Più in basso anche la ricetta con lievito di birra invece che con lievito madre

torta di rose prosciutto e mozzarella
torta di rose prosciutto e mozzarella


 

 

Ingredienti:

  • 550 gr di farina manitoba
  • 200 gr di latte (tenuto a temperatura ambiente)
  • 45 gr di acqua
  • 150 gr di lievito madre
  • 1 uovo
  • 30 gr di zucchero
  • 60 gr di burro fuso
  • 20 gr di olio extravergine di oliva
  • un pizzico abbondante di sale

Ripieno:

200g di Mozzarella
100g di Prosciutto cotto
Pepe

Procedimento 

  1. In una ciotola mettete il lievito madre, la farina, lo zucchero, il latte, il burro e il sale (il sale dovete metterlo necessariamente all’ultimo).
  2. Impastate per bene tutti gli ingredienti e fate riposare per 10 minuti sotto un canovaccio pulito. Adesso con un matterello stendete l’impasto formando un rettangolo.
  3. Tagliate a fette la mozzarella. Posizionate le fette di prosciutto sul rettangolo di impasto, quindi, sopra di esse, adagiatevi la mozzarella ed arrotolate l’impasto.
  4. tagliate adesso il rotolo in fette larghe 7-8 cm e posizionatele a cerchio su di una tortiera foderata di carta forno oppure imburrata e infarinate.
  5. Coprite adesso la torta di rose con il cellophane e poi uno strofinaccio. Lasciate lievitare per circa 3 ore.
  6. Appena l’impasto sarà lievitato, spennellate sulla torta di rose un po’ di latte, quindi infornate a 200° per 25-30 minuti.

Se non avete dimestichezza con il lievito madre, ma volete fare comunque questa deliziosa torta rustica, utilizzate 25  di lievito di birra (che potrete comprare tranquillamente in ogni supermercato nel reparto frigo) e dimezzare i tempi di lievitazione

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.