Timballo di cavolfiori e ricotta

Per La Rubrica Gustolight

 

Ecco una deliziosa ricettina Light. Uno sformato al cavolfiore e ricotta, una deliziosa ricetta perfetta per una cena tra amici. Avevo fatto questa ricetta nella versione più “ricca” con asiago e patate (qui la ricetta) ma ho voluto provare anche la versione Light che non ha assolutamente niente da invidiare. Provate e fatemi sapere che ne pensate

Timballo di cavolfiori e ricotta
Timballo di cavolfiori e ricotta


 

Ingredienti 6 persone:

  • 1 cavolfiore
  • 100g di ricotta
  • 100g di mozzarella light
  • 2 uova
  • pan grattato 3 cucchiai circa
  • pepe
  • sale q.b.
  • 50 g parmigiano
  • olio 1 un foglio di scottex appena intriso

Procedimento:

Pulite il cavolfiore quindi tagliatelo e fatelo cuocere per 15 minuti in una pentola colma di acqua bollente e salata.

Trascorsi i 15 minuti scolate il cavolfiore e riducetelo in purea utilizzando un frullatore ad immersione.

Aggiungete il parmigiano (lasciandone da parte un paio di cucchiai per dopo), la noce moscata, la ricotta, le uova, il pepe, un pizzico di sale e la mozzarella light tagliata a tocchetti. Amalgamate i vari ingredienti con un cucchiaio di legno.

Oliate appena una tortiera e spolveratela con il pan grattato, quindi distribuite uniformemente il composto. Livellate con un cucchiaio la purea ed oliatene la superficie con un filo d’olio, quindi spolveratevi il pangrattato, due cucchiai di parmigiano .

Infornate a 200° per 35-40 minuti, appena si sarà formata la crosticina dorata, potrete sfornare il vostro sformato

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.