Stinco al forno con patate

Qualche mese fa ho potuto provare, in un ristorante di Milano, lo stinco al forno con patate. L’avrò potuto provare si e no una volta precedentemente e non l’avevo mai preparato in vita mia.
Certo, è un piatto che non si può preparare ogni giorno, però è perfetto per il pranzo della domenica o per le feste. Casualmente, qualche settimana dopo aver mangiato in quel ristorante, ho scoperto che una mia amica aveva intenzione di prepararlo per la domenica successiva, quindi mi sono fatta avanti e le ho chiesto la ricetta che le aveva lasciato sua nonna. Ed eccola qui, una ricetta, non leggera ma buonissima per gli amanti della carne che, con il benestare della mia amica, condivido con voi.

stinco al forno con patate
stinco al forno con patate

Ingredienti per 4 persone

  • 4 stinchi di maiale
  • rametti di rosmarino q.b.
  • Salvia q.b.
  • Alloro q.b.
  • Bacche di ginepro q.b.
  • 4 spicchi d’aglio
  • 2 bicchieri di vino bianco
  • Olio q.b.
  • Sale q.b.
  • pepe q.b.
  • 1kg di Patate
  • 1 Sedano, gambo
  • 1 Carota
  • 1/2 Cipolla

 Procedimento

  1. In una casseruola  disponete gli stinchi e cospargeteli di sale e delle spezie, terminate con l’aglio e l’olio. Coprite con la carta argentata e riponete in frigo lasciando riposare per una notte.
  2. Il giorno dopo lavate e pelate le patate e tagliatele in quattro. Sciacquatele nuovamente sotto acqua corrente.
  3. Lavate e tritate il sedano, la cipolla e la carota e mettete tutto nella casseruola.
  4. Aggiungete qualche cucchiaio di olio in una pentola, e fate rosolare  su tutti i lati . Unite le verdure e lasciate rosolare per un altro paio di minuti.
  5. Versate il vino bianco e lasciatelo evaporare a fuoco basso (prestate attenzione a non bucare gli stinchi con la forchetta e a non farli bruciare).
  6. Preriscaldate a 200° C, quindi disponete  gli stinchi in una teglia capiente ricoperta di cartaforno  versandovi sopra la marinatura.
  7. Coprite la teglia con carta stagnola e infornate per 1 ora.
  8. Trascorsa l’ora infornate anche le patate che dovranno cuocere per circa 25-30 minuti. Eliminate la carta stagnola e lasciate cuocere gli stinchi per 30 minuti.
  9. Sfornate gli stinchi e le patate.
  10. Servite eliminando le verdure che potrete passare con il frullatore ad immersione e creare una cremina per condire i vostri stinchi

 

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.