Persico panato con cipollina

Persico panato con cipollina

Ultimamente mi sono imposta di cucinare più pesce che carne, ma soprattutto per il fatto che, da quando vivo da sola, non ho più la mamma che lo cucina, quindi avevo iniziato a mangiarne di meno e ovviamente non ero abituata a cucinarlo. Dato che non mi piace il pesce surgelato tipo “bastoncini”, mi sono imposta di cucinarlo più spesso e prendere dimistichezza con le varie preparazioni.
Qualche settimana fa ho pensato di provare il Persico e panarlo con il pan grattato e l’erba cipollina. Buonissimo e chiaramente, molto semplice.

Persico panato con cipollina
Persico panato con cipollina


Ingredienti:

1 filetto di Persico a persona
Olio q.b.
Limone qualche goccia
sale q.b.
Pepe q.b.
Erba cipollina a piacere

Procedimento:

In un piatto mettete dell’olio con qualche goccia di limone, in un altro piatto mettete il pan grattato con il sale, l’erba cipollina e il pepe.
Passate da entrambi i lati  il filetto di persico, prima nel piatto con l’olio, e poi nel piatto con il pan grattato.

Adesso potete decidere come cuocerlo, se in padella o in forno.

Padella: Fate scaldare una padella antiaderente, quindi mettete a cuocere il filetto di persico panato per 6-7 minuti per lato

Forno: Foderate una terrina di cartaforno, adagiatevi sopra i filetti ed infornateli a forno preriscaldato a 200° per 20 minuti.

 

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.