Peperoni ripieni di riso basmati e tonno

Oggi vi propongo un piatto perfetto da portare a lavoro, i Peperoni baby ripieni di riso basmati e tonno. Potrete prepararli sia come un piccolo antipasto o proprio come pranzo. Questi piccoli bocconcini (perché i peperoni baby son proprio piccini) sono deliziosi e potete anche mangiarli con le mani, quindi sono ottimi anche da portare per un pic-nic. Una piccola prelibatezza da provare.. facile e veloce.

Peperoni ripieni di riso basmati e tonno
Peperoni ripieni di riso basmati e tonno

Ingredienti per 4 persone:

  • 9 peperoni baby
  • 250g riso basmati
  • 2 scatolette di tonno al naturale
  • basilico q.b.
  • succo di 1/2 limone
  • sale q.b.
  • olio q.b.
  • 5 pomodorini ciliegini
  • 1 cucchiaio di yogurt greco

Procedimento:

  1. In una pentola colma di acqua salata, fate cuocere il riso basmati (seguendo le indicazioni dei tempi di cottura sul pacchetto).
  2. Nel mentre pulite i peperoni baby, tagliando la parte superiore e togliendo i semi all’interno. Salateli e oliateli appena, quindi infornateli a forno preriscaldato per 30 minuti a 200° (teneteli fino a quando non li vedrete morbidi). Appena saranno cotti potrete decidere se spellarli o meno (a seconda del vostro grado di piacere/digeribilità)
  3. Quando il riso sarà cotto, scolatelo e mettetelo in un’insalatiera. Conditelo con olio, il succo del limone, i pomodorini ciliegini tagliati. il basilico e lo yogurt greco.
  4. Adesso imbottite i peperoni con il riso e lasciateli raffreddare completamente prima di consumarli.
  5. Questo è un piatto pensato per esser mangiato freddo, ma nulla vi vieta di mangiarlo caldo, ma è comunque molto buono, anche sei io preferisco nel primo modo, soprattutto se voglio portarlo al mare (si avete letto bene, il peperone, nonostante quello che generalmente si pensa, ha pochissime calorie, ha tantissimi benefici ed è leggero. I problemi di digeribilità sono dati dalla pelle) o a lavoro.

 

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.