Pane al rosmarino con lievito madre in esubero

Pane al rosmarino con il lievito madre in esubero

Da quando ho il lievito madre, molto spesso mi capita di rinfrescarlo ed averne in eccesso, quindi la settimana successiva al rinfresco devo cercare delle ricette per utilizzarlo. Questa settimana ho pensato di fare il pane al rosmarino…ed eccovi la ricetta.

Pane al rosmarino con il lievito madre in esubero

pane al rosmarino con lievito madre in esubero
pane al rosmarino con lievito madre in esubero

 

INGREDIENTI

  • 600 gr di farinadi grano duro
  • 180 gr di Lievito madre non rinfrescato
  • 340 gr di acqua
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 12 gr di sale fino
  • 20g di olio evo
  • 2 cucchiai di rosmarino

PROCEDIMENTO

  1. In una ciotola mettete il lievito madre, quindi lo zucchero, la farina, l’olio e l’acqua, quindi impastate per qualche minuto. Aggiungete adesso il sale e il rosmarino, quindi continuate ad impastare per qualche minuto
  2. Coprite l’impasto con un canovaccio pulito e con un plaid. Lasciate lievitare per 3-4 ore (l’impasto deve raddoppiare. Il tempo di lievitazione varia in base alla temperatura di casa)
  3. Appena l’impasto sarà lievitato riprendetelo e impastatelo per un paio di minuti, quindi mettetelo su uno stampo a forma di ciambella e lasciatelo lievitare fino a che non raddoppia ancora una volta (circa 2-3 ore).
  4. infornate a forno preriscaldato a 200° per 30-35 minuti circa fino a quando la crosta non diventerà dorata.

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.