I panini napoletani

I panini napoletani; Li preparava (e credo che li faccia tutt’ora) una mia ex collega napoletana. Me ne sono innamorata al primo assaggio, e sono buoni per tante cose, ad esempio io li ho portati in treno l’altro giorno per un veloce pranzo a sacco, ma credo che li preparerò anche per pasquetta (e infatti andranno direttamente nel mio cestino di pasquetta).  Quindi se volete qualcosa di veramente, ma veramente sfizioso, potrete usare questa ricetta e divertirvi a provare queste magnifiche delizie! Vivendo da sola io li ho anche surgelati, per poi scongelarli al bisogno.

panini napoletani
panini napoletani


Ingredienti:

  • 400 gr di farina 00
  • 100 ml di acqua
  • 100 ml di latte
  • 150 gr di provolone piccante
  • 40 gr di parmigiano grattugiato
  • 100 gr di pancetta
  • 12 gr di lievito di birra
  • 3 cucchiai di burro (anche se ci vorrebbe lo strutto, ma a me non piace usarlo)
  • 1 cucchiaino di sale
  • 70 gr di prosciutto cotto
  • pepe
  • olio

Procedimento:

  1. Intiepidite l’acqua e sbricioatevi dentro il lievito, mescolate per farlo sciogliere.
  2. In una ciotola mettete la farina e versatevi al centro l’acqua, il latte e il lievito.
  3. Amalgamate gli ingredienti fino a quando l’impasto non si addenserà .
  4. Versate l’impasto in una spianatoia ed aggiungere sale pepe e il burro .
  5. Lavorate il panetto fino a quando non otterrete un impasto liscio ed elastico.
  6. Lasciate riposare per 1 ora.
  7. Riprendete l’impasto e stendetelo fino a formare una sfoglia rettangolare alto all’incirca 2-3 mm.
  8. Riempite la sfoglia con il provolone piccante tagliato a pezzetti, il prosciutto cotto e la pancetta. Fate pressione con le mani per far penetrare gli ingredienti nell’impasto.
  9. Spolverizzate il tutto con il parmigiano.
  10. Adesso dovete arrotolare tutto formando un salsicciotto e tagliatelo in panetti .
  11. Adagiate i panetti su una teglia foderata di cartaforno e fate lievitare per 2 ore.
  12. Spennellate con olio e infornate a forno preriscaldato per 20-30 mintui circa (ogni forno ha diversi tempi di cottura, se pur lievi).
  13. Lasciate intiepidire e gustateli!!

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Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.