Gelato all’anguria

L’estate non è estate se non ci sono le angurie. Dopo il gelo di melone, il gelato all’anguria è uno dei dolci più interessanti e freschi che si possa preparare con il succo e la polpa dell’anguria. L’aggiunta del cioccolato, poi, crea un delizioso contrasto che  lo rende una fresca merenda  per i caldi pomeriggi di agosto.

Gelato all'anguria
Gelato all’anguria


 

Ingredienti:

  • 550 g di polpa di anguria
  • 100ml di latte
  •  65 g di zucchero
  • 15 g di glucosio
  • 50 g circa di acqua
  • 100 g di panna
  • 2 cucchiaini scarsi di Farina di semi di carruba (la potete trovare in negozi di materie prime dolciari oppure da NaturaSi)
  • 200g di cioccolata

 

Preparazione

  1. Tagliate l’anguria ed eliminate i semi, quindi frullatela con un frullatore ad immersione.
  2. Aggiungete adesso il latte, lo zucchero e riversate tutto in una pentola insieme alla farina di semi di carruba. Mettete il composto sul fuoco e  portatelo ad ebollizione mescolando spesso. Spegnete la fiamma e riempite per metà il lavandino con l’acqua fredda.
  3. Immergetevi la pentola per far raffreddare il composto più velocemente (ovviamente l’acqua deve  arrivare a metà della pentola), quindi mettetelo in frigo per 30 minuti circa.
  4. Appena la crema di anguria sarà fredda (è importante che lo sia) aggiungete la panna e il cioccolato fondente tagliato in scaglie e versate tutto nella gelatiera, quindi impostate il timer a 45 minuti e lasciate mantecare.
  5. Appena il gelato sarà pronto, mettetelo subito in freezer per un paio di orette prima di servirlo

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.