Focaccia Novese

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Focaccia Novese è un tipico prodotto da forno della cucina piemontese (per l’appunto fatta a Novi Ligure). é una focaccia bassa (dall’altezza di circa 1 centimetro) condita con olio extravergine di oliva e sale grosso.

“…La focaccia Novese deriva quasi sicuramente da quella genovese, la cui origine risale, probabilmente, al Medioevo. Al di là della storia “ufficiale”, la focaccia rappresentava per il fornaio uno strumento per graduare la temperatura del forno nel quale poi far cuocere il pane.
Infatti, il pane necessita di una temperatura costante, difficile da saggiare con il forno a legna che non ne permetteva un controllo, per così dire, preciso.
La focaccia, ossia la spianata di pasta composta degli stessi ingredienti del pane ma più sottile rispetto a questo, serviva al panettiere a verificare i tempi di cottura della pasta e a controllare se la temperatura era al punto giusto per iniziare ad informare il pane, dai panini alle forme di taglio maggiore.
..Altra particolarità storico-produttiva relativa alla focaccia riguarda l’utilizzo del sale: si dice che la focaccia ligure, in passato venisse “bagnata” con acqua salata, spesso direttamente con acqua di mare (). Per la produzione di Focaccia novese, anche se la zona costituisce l’entroterra storico della Liguria, non si possedeva tale risorsa, pertanto inizialmente il sale non veniva utilizzato…”
[Dal sito della regione piemonte]

focaccia

Ingredienti:

  • 1kg farina 00
  • 550g acqua
  • 25g lievito
  • 50g olio extravergine di oliva
  • 40g di strutto (o ancor meglio olio extravergine di oliva)
  • 20g sale

 

Preparazione:

  1. Su un piano (o dentro una capiente ciotola) versare la farina.
  2. Create un buco nella farina e sbriciolatevi dentro il lievito ed i 40g di olio.
  3. Versate poco a poco l’acqua. Impastate per circa 5 minuti.
  4. Aggiungete il sale ed impastate ancora per 5 minuti.
  5. Fate riposare l’impasto per quindici minuti coprendolo con un plaid ed uno strofinaccio
  6. Riprendete l’impasto e procedere con la piegatura: Stendete l’impasto  su di un piano, quindi piegatene  1/3 . Ripiegate adesso l’impasto libero su quello piegato.
  7. Dividete l’impasto in quattro parti . Per ogni parte ripiegatene i bordi creando come delle pagnottine.
  8. Fate riposare altri 20  minuti coperto da uno strofinaccio ed un plaid.
  9. Preparate la carta forno stendendola sulla teglia da forno, quindi spennellatela con un po’ di olio (la ricetta originale non prevede carta forno, ma siamo a casa e poi le teglie le dobbiamo sgrassare noi dall’olio).
  10. Stendete l’impasto con le mani (non ricoprite ancora tutta la teglia con esso) e fatelo riposare un’altro quarto d’ora sempre coperto.
  11. Stendete adesso completamente l’impasto creando degli alveoli  con le dita (mi raccomando a non rompere l’impasto) e lasciatelo riposare altri 10 minuti
  12. Spruzzate sopra l’impasto steso acqua e sale. Quindi spennellate con parte dei 50g di olio
  13. Lasciate riposare ancora 30 minuti.
  14. Nell’attesa preriscaldate il forno a 230°
  15. Trascorsa la mezz’ora infornate la focaccia per 18-20 minuti.
  16. Sfornatela e spennellatela con il restante dell’ olio.

 

Potete gustarla accanto ad un salumi o formaggi accompagnandola ad un buon vino piemontese

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Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.

4 Risposte a “Focaccia Novese”

    1. Il mio fidanzato è di Novi Ligure, mi ha fatto provare questa focaccia ed è buonissima..è più sottile di quella normale però la adoro!Provala e fammi sapere

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