Dado vegetale due versioni

Chi di voi compra ancora il dado al super mercato? io non più, io ormai il dado lo faccio a casa (in verità lo fa mamma e poi me lo da… quindi la ricetta è sua). Preparare in casa il dado, di certo è utile e sicuramente è molto più sano dei dadi pieni di conservanti che si trovano in commercio. Se non avete il bimby non è importante, potrete utilizzare la vaporiera e un frullatore ad immersione e se avete in casa un omogeneizzatore potrete omogeneizzarlo, altrimenti non fa nulla.

Dado vegetale due versioni
Dado vegetale due versioni

 

Ingredienti:

  • 200g di sedano
  • 2 carote
  • 1 cipolla
  • 1 pomodoro
  • 1 zucchina
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 manciata di funghi freschi
  • 1 foglia d’alloro (facoltativo)
  • poche foglie di basilico, salvia, rosmarino
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 30g di vino bianco secco
  • 1 cucchiaio di olio
  • 200g di sale grosso
  • 50 g di parmigiano grattugiato

Procedimento Bimby:

  1. Lavate e asciugate le verdure, quindi Tritatele nel boccale per 10 secondi a velocità 7.
  2. Unite il sale, l’olio e il vino. Cuocete tutto con il Varoma per 20 minuti, a velocità 2. Tenete il misurino inclinato.
  3. Infine aggiungete il parmigiano e portare poco a poco a velocità 6.
  4. Omogeneizzare il tutto.
  5. Se necessario, addensare ulteriormente il dado continuando la cottura Varoma a velocità 2 fino a quando non otterrete la consistenza desiderata.

 

Procedimento senza Bimby:

  1. Lavate e tagliate a tocchetti tutte le verdure, quindi procedete con la cottura a vapore per 20 minuti circa (potete utilizzare i cestelli appositi che si posizionano sulle pentole, oppure potete utilizzare la vaporiera).
  2. Togliete le verdure dal cestello e mettetele in una pentola. Aggiungete il sale, l’olio, il vino e il parmigiano
  3. Tritate tutto con il frullatore ad immersione e fate cuocere ancora per 15 minuti a fuoco lento ( se avete l’omogeneizzassero utilizzatelo per omogeneizzare), fino a quando non avrete raggiunto la consistenza che desiderate.

Potrete metterlo nel portaghiaccio e quindi surgelarli in cubetti, per poi tirarli fuori al momento in cui vi servirà, oppure potrete mettere il composto nei vasetti sterilizzati

 

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.