Cosce di pollo alla salvia

Ultimamente avevo voglia di provare il pollo alla salvia, ma , un po’ per pigrizia, un po’ perché ogni volta dimenticavo di comprare le cosce di pollo (sbadata!), non riuscivo mai a prepararlo, rimanendo, regolarmente,  con questo desiderio. La settimana scorsa, ho finalmente comprato questa “benedetta” coscia di pollo e mi sono decisa.
Il risultato?Buonissimo come pensavo, e anche più buono dato che l’ho accompagnato alle patate sabbiose (di cui sono diventata praticamente dipendente) . Adesso tocca a voi provarlo… e fatemi sapere come vi sembra.

 

Cosce di pollo alla salvia
Cosce di pollo alla salvia


Ingredienti:

  • 4 cosce di pollo
  • 3 Spicchi d’aglio
  • 10 Foglie di salvia
  • sale e pepe q.b.
  • un Bicchiere di vino bianco secco
  • un litro di brodo (potete scegliere se di carne o vegetale, e se usare o meno il dado.. a seconda delle vostre abitudini)
  • Olio extravergine di oliva q.b.

Procedimento:

  1. Preparate il brodo facendo sciogliere il dado in un litro d’acqua (oppure potete prepararlo portando ad ebollizione l’acqua con dentro: una carota, una cipolla, un gambo di sedano ed una patata)
  2. Lavate e asciugate le cosce di pollo.
  3. In una padella fare imbiondire l’aglio pelato e intero nell’olio caldo (mantenete la fiamma bassa).
  4. Quando l’aglio sarà imbiondito alzate la fiamma ed aggiungete le cosce di pollo le foglie di salvia, rigirando la carne in modo che prenda colore su tutti i suoi lati.
  5. Abbassate la fiamma, salate e pepate a piacere, quindi versate il bicchiere di vino nella padella e, quando sarà evaporato, lasciate cuocere il pollo a fuoco basso per circa 40-45 minuti (se le cosce sono grosse, mentre se sono piccole avrà bisogno di meno tempo), rigirandolo di tanto in tanto con e bagnandolo frequentemente con il brodo.
  6. Prestate attenzione a mantenere sempre umide le cosce di pollo.
  7. Appena il pollo avrà raggiunto la cottura (attenzione: Il pollo deve essere sempre ben cotto) togliete dal fuoco e servite il pollo caldo d’inverno e tiepido d’estate.

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.