Biscotti al limone e cioccolato bianco

In queste settimane non sono stata molto a casa, e quando sono tornata mi sono ritrovata con un paio di limoni biologici da finire, quindi ho pensato di usarli per fare i biscotti (dato che mi erano anche finiti). Ho sfogliato il mio vecchio quaderno di ricette, e ne ho trovata una che mi è piaciuta tantissimo che avevo provato qualche anno fa con un ottimo risultato. In questa ricetta non utilizzo il lievito per dolci ma l’ammoniaca per dolci. Inizialmente potrete rimanere un pò interdetti dall’odore che sprigiona, ma scompare appena i biscotti si saranno raffreddati e li rende più “inzuppabili”(passatemi il termine).

Biscotti al limone e cioccolato bianco
Biscotti al limone e cioccolato bianco


Ingredienti:

  • 500g di farina
  • gr 180g di zucchero + altro zucchero per spolverarli
  • 2 uova
  • 200g di burro
  • 50g di latte
  • 10g di ammoniaca per dolci.
  • 150g di cioccolata bianca
  • scorze di due limoni grattugiati+ succo di 1 limone.
  • 1 pizzico di sale

Procedimento:

  1. Disponete la farina in una ciotola e aggiungete le uova, lo zucchero, il burro ammorbidito, il succo del limone e la scorza di entrambi i limoni, quindi unire anche il cioccolato bianco a scaglie ed iniziate ad impastare per un minutino circa.
  2. Versate il latte in una ciotola (dovrà essere più grande di quello che serve perché una volta sciolta l’ammoniaca questo raddoppierà il volume). Scaldatelo fino a farlo intiepidire (non bollire) quindi scioglietevi l’ammoniaca e versatela sul composto.
  3. Impastare bene il tutto (se il composto risultasse troppo duro aggiungere ancora un pò di latte) e aggiungete alla fine un pizzico di sale, contnuando ad impastare per amalgamare tutto.
  4. Prendete un pò di impasto alla volta e fate delle palline leggermente schiacciate.
  5. spolverate leggermente con lo zucchero e cuoceteli in forno a 180° per circa 15-20 minuti (controllare la doratura).

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.