Biscotti di Monreale

Oggi vi spiego come fare un altro classico siciliano, precisamente i biscotti di Monreale (provincia di Palermo). Sono semplici biscotti poco dolci, ma che vengono resi ancor più dolci dalla ghiaccia sparsa sopra in maniera non uniforme. Sono molto facili da fare, e anche i meno esperti potranno provare a riprodurli. Io li ho sempre adorati, insieme alle Reginelle e i Buccellati, sono i miei biscotti preferiti

Biscotti di monreale
Biscotti di monreale

Per i biscotti:

  • 500g di farina 00
  • 150 ml di latte
  • Un uovo
  • 100 g di strutto
  • 100 g di zucchero
  • Una bustina di vanillina
  • 5 g di ammoniaca per dolci

Per la ghiaccia:

  • 160 g di zucchero a velo
  • Un albume d’uovo
  • Succo di limone q.b.

Procedimento:

In una ciotola mettete la farina,lo zucchero quindi aggiungete l’uovo, la vaniglia e lo strutto tagliato a pezzetti.

In una capiente tazza fate intiepidire il latte, quindi aggiungete l’ammoniaca per dolci (farà un odore molto particolare, a volte sgradevole, ma passa subito dopo la cottura. Inoltre l’ammoniaca farà aumentare il volume dell’acqua, quindi usate una tazza molto grande).

Versate il latte con l’ammoniaca nel composto e impastate fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.

Avvolgete l’impasto nella pellicola trasparente e lasciate riposare per mezz’ora.

Preriscaldate il forno a 200°

Trascorso il tempo di riposo, riprendete l’impasto e lavoratene un po’ alla volta formando dei biscotti ad S.

Disponete i biscotti nella teglia foderata di carataforno e infornate per 15-20 minuti.

Quando saranno cotti, sfornateli e fateli raffreddare.

Nel mentre preparate la ghiaccia mettendo l’albume in una ciotola, quindi spremete qualche goccia del succo di limone.

Con un frullatore elettrico iniziate a montare l’albume e poco a poco versate lo zucchero. Continuate a montare fino a quando non otterrete un composto chiaro e lucido.

Appena i biscotti saranno freddi, spargetevi sopra la glassa in maniera grossolana (come da foto).

 

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.