Quando ero piccola, festeggiavo la Pasqua a casa dei nonni materni insieme con zii e cugini e mi ricordo che mia zia che abitava a Bassano del Grappa portava sempre una focaccia morbidissima e profumatissima.
Cercando in internet ho trovato la ricetta della Fugassa veneta de “Il Maggiociondolo” (potete trovare la ricetta originale cliccando sul link), quando l’ho provata e assaggiata mi sono sentita di nuovo bambina a casa dei miei nonni con tutta la famiglia a festeggiare.
Rispetto alla ricetta originale ho usato la farina 00 e la bacca di vaniglia solo perchè erano ingredienti che avevo già in casa.
- DifficoltàFacile
- Metodo di cotturaForno
- CucinaItaliana
- StagionalitàPasqua
Ingredienti
Procedimento
Sciogliamo il lievito di birra in 1/2 bicchiere di latte tiepido prendendolo dal totale, aggiungiamo 1 cucchiaino di zucchero prendendolo sempre da quello che abbiamo pesato e lasciamo riposare il composto finchè non si sarà formata una bella schiuma.
Quando il lievito è pronto, mettiamo tutti gli ingredienti (la farina, lo zucchero, le uova, il burro morbido, il sale, la grappa, il latte rimanente, il lievito sciolto nel latte e i semini della bacca di vaniglia) nella ciotola della planetaria e impastiamo con il gancio fino a che non otteniamo un panetto liscio (a me sono serviti circa 10 minuti).
Mettiamo il panetto in una ciotola a lievitare finchè non avrà raddoppiato il suo volume (a me sono servite circa 3 ore).
Al termine della lievitazione, impastiamo nuovamente il panetto per dargli la forma che preferiamo (io ho creato una treccia che poi ho avvolta su se stessa prima di metterla nel pirottino di carta).
Lasciamo lievitare l’impasto ancora per 1 ora.
Riscaldiamo il forno statico a 165°C, nel frattempo riprendiamo la focaccia, spennelliamo con il tuorlo d’uovo sbattuto e cospargiamo con lo zucchero in granella.
Inforniamo nel forno caldo per 50 minuti (per essere sicure che sia cotto facciamo la prova stecchino).
A cottura ultimata, lasciamo la focaccia riposare 15 minuti nel forno con la porta semiaperta.
Dosi variate per porzioni