Pizza di Pasqua dolce laziale

La Pizza di Pasqua dolce laziale è un dole tipico appunto di Pasqua fatto di pasta lievitata poi personalizzata a proprio gusto.

Quello che più la caratterizza è comunque l’essere un dolce abbastanza asciutto ed in genere come da tradizione andrebbe consumato la mattina di Pasqua durante la colazione accompagnata da corallina…uova sode…e magari con un buon bicchierino di vermouth.

Quante colazioni che mi sono fatta da piccola…si mangiava di tutto e di più intorno alle 9 di mattina e in teoria si sarebbe dovuto saltare il pranzo…solo in teoria però perchè a casa mia poi alle 13 si ricominciava con la grande abbuffata.

Ma torniamo alla pizza.

Che ci crediate o no io non l’ho mai fatta perché ancora ricordo i giorni di lavorazione che ci impiegava mamma…le alzate notturne…i sospiri perché non lievitava e le pentole di acqua calda per aiutarle.

Insomma un incubo!!! Ed ogni anno la stessa cosa.

Eppure quest’anno non avendo voglia di fare la colomba ho pensato di provarla e rubando un pò ad un’amica…un pò a mia sorella e un pò dal web…eccola…la mia prima in assoluto Pizza di Pasqua dolce laziale.

E se mi trovo qui a segnare la ricetta è perché il risultato mi ha soddisfatto molto…da migliorare qualcosa..ma comunque un buon risultato.

La Pizza di Pasqua dolce laziale non è da confondere con quella viterbese o di napoli…una è al formaggio…l’altra salata comunque…di sicuro tutte buone però.

La durata della lavorazione è stata pari a 3 giorni totali comprendendo anche la cottura.

E allora che ne dite di vedere insieme la ricetta?

Pizza di Pasqua dolce laziale

Pizza di Pasqua dolce laziale, dose per due pizze da circa 1 kg

Per la biga:

  • 2 gr di lievito di birra
  • 200 gr di farina
  • 110 ml di acqua

Per l’impasto

  • 250 gr di biga
  • 1 kg di farina di manitoba
  • 13 gr di lievito di birra
  • 5 uova
  • 400 gr di zucchero
  • 100 gr di strutto
  • 250 ml di latte
  • 2 cucchiaini di cannella in polvere
  • 10 ml di liquore all’anice
  • scorza grattugiata di un’arancia
  • scorza grattugiata di un limone
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 150 gr di canditi
  • 1 tuorlo per spennellare

Fare la Pizza di Pasqua dolce laziale sebbene possa sembrare il contrario non è affatto difficile…solo pazienza e tanta perchè i lievitati hanno il loro tempo….e di seguito vi riporto giorno per giorno come ho proceduto

1.Giorno mattina

Prepariamo la biga sciogliendo in una ciotola il lievito in 110 ml di acqua tiepida. Versiamo la farina e impastiamo fino a formare un panetto.

Copriamo la ciotola con la pellicola e mettiamo a riposare il piccolo impasto in un luogo riparato da correnti per 24 ore….non temete…è giusto così.

2.Giorno mattina

Circa un’ora prima di utilizzarli mettiamo a temperatura ambiente sia le uova che lo strutto.

Grattugiamo la buccia di un limone e di un’arancia e mettiamo i candidi in ammollo in acqua tiepida.

Prendiamo la planetaria.

All’interno mettiamo lo strutto e lo zucchero e azioniamola utilizzando la foglia e facendo mischiare bene i due ingredienti.

Sciogliamo il lievito nel latte fatto intiepidire e versiamolo nella ciotola della planetaria.

Aggiungiamo a pezzettini 250 gr di biga e lasciamo lavorare a velocità media per fare in modo che si sciolga bene.

A questo punto sostituiamo la foglia con il gancio ed iniziamo ad incorporare la farina…un paio di cucchiai alla volta .

A circa metà farina andiamo ad incorporare anche le uova…uno alla volta aggiungendo l’altro solo dopo l’assorbimento del primo.

Cercando di lasciare un pò di farina per la lavorazione, continuiamo ad incorporarla alternandola alle uova.

Infine aggiungiamo le scorze, l’anice e i canditi sgocciolati e ben asciutti, la vaniglia e la cannella

Perfetto…trasferiamo ora l’impasto su di un piano infarinato con la restante farina …lavoriamolo a mano quanto basta e poi trasferiamolo in un capiente recipiente.

Copriamolo con la pellicola…avvolgiamolo con un panno caldo e….sogni d’oro per almeno 12 ore o fino al suo super raddoppio.

Io ho terminato alle 9 di mattina e l’ho ripreso alle 21

3. Sera del 2 giorno

Dopo 12 ore …nel mio caso erano le 21 di sera…riprendiamo l’impasto, rovesciamolo su di un piano leggermente infarinato, lavoriamolo qualche minuto e poi dividiamolo in 2.

Prendiamo i contenitori che possono essere quelli usa e getta dei panettoni dalla capienza di 1 kg…oppure i classici in alluminio di un diametro di circa 18 cm che però devono essere super imburrati.

Mettiamo l’impasto nei recipienti e di nuovo mettiamo a crescere questa volta magari dentro il forno per evitare correnti.

4. 3′ Giorno mattina

La mattina del giorno seguente se le pizze sono di nuovo raddoppiate sono pronte per essere cotte.

Tanto per sicurezza cerchiamo di tenerle però sotto controllo dopo 8 ore

Accendiamo il forno in modalità statica a 180 gradi.

Se abbiamo utilizzato i contenitori usa e getta posizioniamo le pizze sulla placca da forno.

Spennelliamo molto delicatamente la superficie con un tuorlo battuto e inforniamo per circa 50 minuti/ 1 ora facendo fede alla prova stecchino.

Io mi sono seduta li davanti come una bambina che aspetta il suo turno alla giostra.

Verso la fine le ho coperte con della carta in alluminio e dopo aver tirato fuori lo stecchino asciutto le ho sfornate.

Questa ricetta vi assicuro è fantastica…non dolce…non grassa…impasto leggero e asciutto quanto basta e come dovrebbe essere.

Una è venuta più alta infatti vi consiglio di pesare l’impasto e dividerlo perfettamente in due e sebbene i recipienti usa e getta siano molto comodi…quelli in alluminio però danno quella forma che è tipica della pizza…leggermente più bassa con la parte superiore più ampia.

Naturalmente io ho messo i miei tempi…però l’iter è più o meno questo…quindi se volete cimentarvi valutate gli impegni.

Detto ciò…Buona Pasqua amici e se la ricetta vi è piaciuta allora seguitemi su Facebook alla pagina Il Grembiulino Infarinato di Ale

 

 

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