I funghi ripieni di ricotta speck e pistacchi sono qualcosa di superlativo, una vera esplosione di sapore, delicato e forte allo stesso tempo, con quel qualcosa in più dato dalla presenza dei pistacchi.
Quest’anno davvero è per me l’anno dei pistacchi, li metto ovunque e faccio bene perchè rendono un qualsiasi piatto un piatto eccezionale.
Ma torniamo ai nostri funghi.
L’altro giorno quando li ho visti in un banco frutta così belli, così grandi, così bianchi non ho potuto fare a meno di comprarli.
Qualcosa mi invento…ho pensato.
Non potevo però sprecarli per farli a fettine in padella…no…queste teste di champignon dovevano trasformarsi in qualcosa di eccezionale.
Così ho aperto il frigo…ho visto un paio di ingredienti perfetti e mi sono messa all’opera.
Che dire…i funghi ripieni di ricotta, speck e pistacchi è un piatto davvero unico, non solo perfetto per arricchire un antipasto o un aperitivo, ma anche come secondo piatto. E poi…la ricotta calda è qualcosa che mi manda in estasi.
Allora vi ho incuriosito almeno un pò? Vediamo insieme la ricetta.
Funghi ripieni di ricotta speck e pistacchi
- 7 cappelle di champignon belle grandi
- 150 gr di ricotta
- 80 gr di speck in una sola fetta
- 30 gr di pistacchi
- 1 cucchiaio di parmigiano
- sale
- olio
Fare i funghi ripieni di ricotta, speck e pistacchi è molto semplice e non richiede particolari doti culinarie.
Iniziamo con il lavare accuratamente i fughi eliminando il gambo, quindi facciamoli scolari bene capovolti.
Prendiamo lo speck e tritiamolo finemente, facciamo lo stesso con i pistacchi ottenendo una grossolana granella.
In una ciotola ora amalgamiamo la ricotta con un pizzico di sale, un cucchiaio di parmigiano e uniamo infine lo speck con i pistacchi.
Distribuiamo il composto così ottenuto nei funghi e disponiamoli in una pirofila ricoperta da carta da forno.
Irroriamoli con un filo di olio, copriamoli con un foglio di carta argentata ed inforniamo per circa 30/40 minuti, avendo però l’accortezza di scoprirli a metà tempo per terminare la cottura.
A questo punto non resta che farli intiepidire e gustarli in tutta la loro bontà.
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