Pandolce genovese di Massari.
Sono siciliana è vero, ma sono innamorata della cucina e soprattutto della cucina italiana. Amo viaggiare e conoscere tradizioni e piatti tipici di tutti i posti che visito, ma anche dei posti in cui non sono ancora stata. E così, da molto tempo sono tentata di preparare uno dei dolci più importanti della tradizione natalizia genovese, che ho avuto modo di assaggiare anche qui in Sicilia grazie al regolo strepitoso di un amico.
Non ho voluto improvvisare, non essendo ligure e cosciente che noi italiani siamo gelosi delle ricette tradizionali, nell’eseguire il dolce mi sono affidata al maestro Massari e proprio dal suo libro “Cresci” ho tratto la ricetta, naturalmente dopo gli opportuni calcoli, dato che nel libro la dose è per parecchi chili.
Spero di aver reso giustizia a questo dolce, che in casa mia è stato molto apprezzato e se vorrete seguirmi vi spiegherò come l’ho preparato:

- Preparazione: 10 Minuti
- Cottura: 33 Minuti
- Difficoltà: Molto facile
- Porzioni: un dolce da 500g circa
- Costo: Basso
Ingredienti
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60 g Burro (a temperatura ambiente)
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45 g Zucchero a velo
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25 g Marsala
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25 g Uova
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150 g Farina 00 (o debole)
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1 g Semi di finocchio (in polvere)
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3 g Lievito chimico in polvere
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140 g Uvetta
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50 g Arancia candita (scorza)
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20 g Pinoli
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10 g Latte
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100 g Mandorle pelate (facoltative)
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q.b. Uovo (per la finitura)
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q.b. Zucchero a velo (per la finitura)
Preparazione
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Preparate tutti gli ingredienti, tostate i pinoli in un pentolino e passate all’impasto. In una ciotola inserite la farina, lo zucchero, l’uovo, i semi di finocchio, il marsala, il lievito, lavorate grossolanamente poi riversate il tutto sulla spianatoia.
Senza lavorare troppo l’impasto, come se steste preparando una frolla, unite l’uvetta e i canditi.
Arrotondate l’impasto con l’aiuto di un tarocco (spatolina), schiacciate formando una pagnottella un po’ bassa. Spennellare con l’uovo, ricoprire la superficie con le mandorle e spennellate anche queste con uovo, il maestro dice solo il tuorlo, io ho utilizzato la parte di uovo avanzato.
Incidere la superficie e formare il disegno di un triangolo.
Infornate:
-18 minuti a 200°C la forma da 100g;
-33 minuti a 200°C la forma da 500g;
-45 minuti a 200°C la forma da 750g;
-55 minuti a 200°C la forma da 1kg.
Fate la prova stecchino, inserendolo nel dolce questo dovrà uscire leggermente umido, una cottura avanzata renderebbe il pandolce secco.
Quanto alle mandorle in superficie, dice il maestro Massari, che si tratta di una variante utile ad arricchire il dolce e che non fanno parte dell’aspetto tradizionale che questo dovrebbe avere. Io consiglio di inserirle, danno davvero un tocco in più!
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–Panettone cioccolato e gianduia di Massari;