Sbrisolona a modo mio

sbrisolona-1Quando mi sono accorta che in dispensa avevo un bel barattolo di vetro ancora colmo di mandorle secche, mi sono detta: “caspiterina tra qualche mese ci saranno le mandorle fresche (si perché dovete sapere che la Puglia è una delle regioni che produce delle ottime mandorle) ed io ancora non ho consumato quelle dello scorso anno”…dovevo rimediare.
Pensa e ripensa… pensa e ripensa… ecco che mi si accende una piccola lampadina… preparo una “finta sbrisolona”. Finta solo perché un po’ rivisitata, ma gli ingredienti, a parte lo strutto che nella ricetta originale è presente, gli stessi. 🙂
Dolce davvero semplice, molto veloce e davvero buono, adatto per concludere un pranzo, ma anche per una sostanziosa colazione o una merenda.
Passiamo alla ricetta altrimenti (come dice sempre mio marito), invece di una semplice introduzione, farò un testamento.
Dimenticavo… per quei pochissimi di voi che non lo sapessero, si chiama sbrisolona perchè, come vedete dalla foto, il suo aspetto è molto rustico… il segreto è proprio di “gettare” con poca delicatezza a cucchiaiate, o addirittura con le mani stesse, l’impasto nella teglia. E’ un dolce tipico dell’Italia settentrionale.

Ingredienti:

  • 200 gr di mandorle tritate
  • 200 gr di zucchero
  • 200 gr di farina
  • 100 gr di farina di mais
  • 200 gr di margarina ( voi potete usare il burro)
  • 2 uova intere
  • 1 pizzico di sale
  • la buccia grattugiata di un limone possibilmente non trattato
  • zucchero a velo o cacao amaro in polvere

Dopo aver tritato le mandorle (io le ho private della pellicina, diventata un po’ amarognola, mettendole a bagno per un po’ di tempo in acqua calda, per poi farle asciugare passandole velocemente in forno per tostarle, anche se la ricetta originale non lo prevede) mescolatele in una coppa insieme a tutti gli altri ingredienti solidi della ricetta.
A questo punto, al centro degli ingredienti, formate una fontana metteteci la margarina a temperatura ambiente e quindi morbida, le uova ed iniziate a lavorare l’impasto
Quando l’impasto sarà pronto, rivestite una teglia rotonda con carta forno e versate senza troppa “delicatezza” il composto, prestando attenzione a non compattarlo troppo.
Mettete la torta in forno già caldo a 180°, per almeno 35 minuti.
Non mi stancherò mai di ricordarvi che ognuno di noi conosce il proprio forno, quindi regolatevi voi!sbrisolona-2Quando la torta sbrisolona è pronta lasciatela riposare in forno spento e, solo dopo, cospargetela di zucchero a velo (anche se io, essendo una torta alquanto dolce, ho preferito utilizzare del cacao amaro).
Piccola nota: servite spezzandola grossolanamente con le mani, come la classica sbrisolona, e se qualche commensale avrà da ridire, ditegli pure che ve l’ho detto io ;-)… nei ristoranti amano servirla con della buona Malvasia dolce, per “pucciarla” (cioè intingerla) nel famoso scodellino di ceramica in cui i Piacentini D.O.C. amano bere il vino.

Mangiate, gustate e, soprattutto… COMMENTATE!

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Gianna

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