Gnocchi con salsiccia ( Gnòcch con la luganega )
La cucina Milanese ha piatti conosciutissimi come : il risotto alla milanese con zafferano e midollo, rigorosamente con il midollo, la cotoletta alla milanese , la Cassoeula, il fritto misto alla milanese con animelle e cervella… l’ossobuco , il panettone e così via; ci sono anche moltissimi piatti minori , meno conosciuti come tipici, che da sempre nelle famiglie vengono preparati, ricordo le storie di mio papà e di quel che mangiava quando era piccolo; prodotti e cucina caratterizzati dal territorio e da quel che offre ( o offriva) : allevamenti bovini e suini, risocultura e agricoltura svariata. Ingrediente tipico di una volta il burro, spesso ora sostituito dall’olio Evo.
Quello che vi propongo oggi è un piatto conosciuto da tutti , che tutti probabilmente hanno fatto almeno una volta, ma che sebbene poco riconosciuto come piatto della cucina tipica lombarda lo è 🙂 Ecco quindi gli gnocchi con salsiccia o “gnòcch con la luganega” , detto alla milanese 🙂
INGREDIENTI:
-500 gr di gnocchi di patate
-250 gr di salsiccia di maiale dolce tagliata a tocchi ( io levo la pelle)
-2 cipolle pulite ed affettate
-100 g di burro ( potete sostituire con olio evo )
-sale e pepe q.b.
Preparazione:
In una capiente pentola mettere abbondante acqua salata e portare ad ebollizione.
A parte in una padella scaldare il burro e scioglierlo ; unire la cipolla affettata e lasciarla imbiondire , aggiungere quindi la salsiccia in pezzetti, salare e lasciare cuocere e portare a cottura ( 10 minuti circa rimestando di tanto in tanto)
Quando l’acqua raggiunge il bollore, gettare gli gnocchi e scolarli non appena arriveranno a galla.
Unire gli gnocchi alla salsiccia nella pentola e spadellare per un paio di minuti, aggiustare di sale se occorre. Spegnere il fuoco, pepare a piacere (se piace)
Servire caldi.
Gli spunti per le ricette regionali lombarde li prendo dal libro: LA CUCINA MILANESE di LAURA RANGONI
Gnocchi con salsiccia
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Che bel piatto rustico! E’ sempre bello vedere le pietanze della tradizione! 🙂
grazie Deborah