INGREDIENTI PER 6 PERSONE:
Un’anatra del peso di circa un chilo e mezzo, tre etti di paté di fegato, una scatola da circa un chilo di pesche gialle, due cucchiaiate di burro, un bicchiere di vino bianco secco, sale, pepe.
PREPARAZIONE:
Pulire l’anatra, fiammeggiarla, lavarla, asciugarla. Sciogliere il burro in una casseruola, accomodarvi sopra l’anatra e farla dorare, a fiamma vivace, per circa dieci minuti. Salarla, peparla, abbassare la fiamma e finire di cuocere ancora per un paio d’ore. Versare il vino bianco, staccare il fondo di cottura e cuocere ancora per dieci minuti, bagnandola spesso con il sugo ottenuto. Levarla dalla casseruola e lasciarla raffreddare completamente. Tagliarla a pezzi e ricostituirla sulla carcassa. Mettere il paté di fegato dentro una siringa dai bordi scannellati.
Scolare le mezze pesche e accomodarne tre sul petto dell’anatra una in fila all’altra. Mettervi attorno sul piatto, a corona, le altre con la parte del nocciolo rivolto verso l’alto.
Strizzare il paté di fegato con una siringa a bordi scannellati nel centro di ogni mezza pesca.
Vino consigliato: un nostralino leggero, bianco o rosso.
Parliamo di… anatra selvatica
L’anatra selvatica si cucina di preferenza allo spiedo o in arrosto. Presenta carne grassa e un po’ tigliosa, per cui è sconsigliabile ai sofferenti di disturbi epatici, dell’apparato digerente e agli obesi.
Necessita di alcuni giorni di frollatura in luogo fresco a differenza di ciò che accade per gli animali da allevamento, per i quali 24 ore sono sufficienti. Gli animali più giovani sono più teneri e saporiti; si riconoscono perché hanno il becco flessibile, zampe più lucide e sono più poveri di grasso dei soggetti adulti.