Arancini di riso | Ricetta
Quello che vi presento oggi è uno dei piatti forti di mia mamma. Quando andiamo giù a Tropea ne mangiamo in grosse quantità 🙂 … il suo segreto? Spesso li prepara con calma quando è sola e poi li congela in vassoi… una volta scongelati, basta cuocerli nella friggitrice ed è fatta! 🙂
Noi li abbiamo sempre chiamati “arancini” anche se quelle originali sono al femminile, “arancine”, perchè somigliano a piccole arance 🙂
per circa 10 arancini di riso:
riso allo zafferano:
- 500 gr di riso
- 1,5 litri di acqua
- 50 gr di burro
- 1 bustina di zafferano
- sale qb
In una pentola capiente versate a freddo tutti gli ingredienti. Accendete il fuoco e fate cuocere mescolando il meno possibile fino a quando il riso avrà assorbito tutta l’acqua. Trasferite il riso in un contenitore largo e fatelo raffreddare completamente.
ragù:
- 300 gr Carne bovina trita di manzo
- 300 gr Carne di suino tritata
- 1 Carota
- 1 Cipolla media
- 1 gambo di Sedano
- Olio di oliva extravergine
- 150 gr di pisellini primavera precedentemente lessati
- Pepe macinato fresco a piacere
- 30 gr Pomodori triplo concentrato
- Sale q.b.
- 1 bicchiere Vino rosso
- 2 foglie di alloro
Il primo passo per la preparazione del ragù è di pelare la cipolla e la carota, togliete poi i filamenti al sedano e tritate i 3 ingredienti finemente. In una pentola dai bordi alti, ponete l’olio d’oliva e aggiungete il trito di verdure e lasciate imbiondire mescolando. Aggiungete la carne tritata e lasciate soffriggere fino a che la carne non sia diventata bella rosolata, mescolando di tanto in tanto. Aggiungete quindi il vino rosso e lasciatelo sfumare, dopodiché sciogliete il triplo concentrato di pomodoro in poco brodo e unitelo alla carne; aggiungete i pisellini cotti, mescolate, salate e lasciate cuocere il ragù per circa un’ora e mezza a fuoco lento, aggiungendo, ogni qualvolta serva e poco alla volta, il brodo residuo. Quando il ragù sarà pronto, aggiustate di sale e pepate a piacere. Mettere anche questo da parte e lasciare raffreddare.
- nella versione di mia mamma c’è la nduja piccante calabrese
- scamorza qb
Per impanare e friggere
- Farina q.b.
- Pangrattato q.b.
- Uova 2
- Olio di semi di arachide (o di oliva)
oppure una pastella fatta con 100 gr di farina e 150 gr di acqua + pangrattato, questa versione la preferisco perché il risultato finale è più croccante.
Con il riso ormai freddo (ci vorranno almeno un paio di ore), formate uno strato sottile schiacciandolo sul palmo della mano; tenendo la mano piuttosto raccolta, formate un incavo al centro dove porrete un cucchiaio di ragù e piselli, e due o tre dadini di scamorza e/o nduja, poi chiudete con un altro strato sottile di riso. Dopodiché passate tutti gli arancini così ottenuti nella farina, nell’uovo sbattuto (o nella pastella) e nel pangrattato e per ultimo friggeteli in abbondante olio bollente. Lasciate infine scolare gli arancini su un foglio di carta assorbente. Servite gli arancini caldi.