Ciao a tutti! Oggi vi propongo la ricetta di un pane antico, il pane da cena. Viene preparato ogni anno durante il periodo di Pasqua. Questo pane è tipico della città di Caccamo, ma ormai lo si trova anche in altre città siciliane. La ricetta mi è stata tramandata da mia nonna e secondo me è la ricetta perfetta 😀 😀 Con le dosi indicate nella ricetta otterrete 14 pani da cena.
Ingredienti pane da cena:
- 1,7 kg di farina di grano duro
- 500 g di zucchero
- semi di finocchio q.b.
- 700 ml acqua calda
- mezza bustina di lievito di birra secco
- 1 albume
- 1 bustina di vanillina
- acqua per immergere i panetti q.b.
Preparazione:
Per preparare il pane da cena in una ciotola versate la farina, il lievito e i semi di finocchio. Mescolate bene gli ingredienti in modo che i semi di finocchio si spargano per tutta la farina. Sciogliete lo zucchero in parte dell’acqua calda e versatela nella ciotola con la farina. Impastate tutti gli ingredienti aggiungendo il resto dell’acqua a poco a poco. L’impasto deve risultare molto duro quindi non appena vi rendete conto che l’impasto comincia a diventare sodo non aggiungete altra acqua.
Lavorate l’impasto fino a che non sarà diventato liscio e compatto, poi dividetelo in palline di circa 200 g ciascuna. E’ importante che le palline risultino lisce e senza crepe, quindi lavoratele bene.
Lasciate lievitare le palline per tutta la notte. Quando saranno ben lievitate, praticate delle incisioni non troppo profonde in modo da formare delle croci.
Riempite una pentola con dell’acqua e versateci dentro un albume. Scaldate l’acqua, aggiungete la vanillina e mescolate continuamente. Quando l’acqua sarà ben calda immergete un pane da cena alla volta per pochi secondi.
Quando prelevate il pane da cena dall’acqua, con le dita modellatelo facendo allargare il taglio a croce. Disponete i pani da cena su una leccarda rivestita di carta forno. Vi consiglio di disporre al massimo 4-5 pani da cena per ogni leccarda.
Infornate i pani da cena in forno statico preriscaldato a 200° per circa 40 minuti. Una volta cotti lasciateli raffreddare, poi conservarli all’interno di contenitori o sacchetti con chiusura ermetica.
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Mia famiglia viene da Caccamo. Mia zia fa i “paneceddi” ogni anno. Sono Buonissimi! Non sapevo che l’origine era Caccamo!
ma pensa che lavorazione insolita…bello!
hihihi si si l’ho pensato anch’io quando mia madre mi spiegava come fare!
questo pane è meraviglioso….brava!
grazie Sonia!
mmm buoni…mi sa proprio che li proverò a fare 😉
Ciao Stefy! provali sono buonissimi!
😉 ci proverò sicuramente
😀
complimenti!!!! sono bellissimi!!!! sembrano comprati in panetteria! certo che hai proprio le manine d’oro! se capito in Sicilia tienimi da conto come ospite ihihih un bacio!!!!
Ciao Sabry! ma certo sei la benvenuta!! un bacione buona giornata!
Ciao anche tu sei bravissima!!!! mi viene voglia di provare questa ricetta !!!! complimenti !
Grazie Rosy!
grazie……stasera impasto e ti farò sapere il risultato………..
finalmente dopèo tanto tempèo ho trovato la ricetta…….si trova più facilmente quella messinese che non è uguale alla nostra
Ciao cira! sono contenta che ti sia utile, fammi sapere 😀 mi raccomando impastali molto duri!
ma è stupendo Giusy sei mitica!!!!!!!!auguri per oggi buon onomastico!
Grazie annalisa che carina che sei! :* un bacione enorme!
Ciao cara ma che spettacolo questo pane bellissimo e buonissimo ne son sicura ;)..buona settimana
ciao Tina! grazie mille, sei sempre gentilissima! Buona settimana anche a te! un bacio!
Ma che figata è riuscire a rifare le ricette delle nonne?
Io mi esalto sempre tantissimo.
Sei stata bravissima.
Continua così tesoro!!!!
Un bacino
Hai ragione è una soddisfazione, più che altro mi preme imparare quanto più possibile perchè penso sia un peccato perdere le ricette di alcuni piatti tipici che tra l’altro non prepara più neanche mia madre, devo assorbire le loro ricette come una spugna! Buona serata tesoro un bacione!
ho visto una ricetta simile mi ha colpito il fatto di immergere il pane nell’acqua calda, devono essere davvero ottimi profumati all’anice, è una ricetta che mi piace molto, brave le nonne eh? 🙂 ciao cara
ciao vicky si le nonne sono uniche! quando mia madre mi spiegava il procedimento, per l’appunto l’immersione del pane in acqua non capivo proprio di cosa stesse parlando e mi spiegava che l’uovo nell’acqua serve a dare lucentezza, inoltre l’acqua calda permette di modellare il panetto e dare questa forma 🙂