Questa domenica, prima di una mini-gita al castello di Racconigi, io e Francesco abbiamo pensato di fare un pieno di bontà ed energia rispolverando l’antica Imperia di nonno Nino e nonna Lilla (i nonni di Francesco) per fare i tajarin fatti in casa.
La pasta fatta in casa è il simbolo del pasto domenicale per eccellenza, utilizzando la macchina per la pasta la sfoglia viene molto bene e molto sottile anche se non si è pratici con il mattarello, l’importante è lavorarla parecchio e ripassare la prima sfoglia per almeno 13 volte (nonno Nino docet).
L’impasto per i tajarin, una tagliatella più fine ma soda tipica del Piemonte, è semplicemente 1 uovo per 100 grammi di farina.
INGREDIENTI PER 2 PERSONE
Per i tajarin:
200 g di farina 00
2 uova
Per il condimento:
40 g di burro di qualità
Scaglie di tartufo bianco d’Alba
PROCEDIMENTO
Preparare la pasta creando una fontana e rompendovi le uova all’interno. Impastare per alcuni minuti, quindi avvolgere la pasta con della pellicola e lasciarla riposare in frigo per circa 30-60 minuti.
Stendere la sfoglia a mano oppure con la macchina per la pasta.
Ricavare i tajarin, dei tagliolini sottili, con la macchina oppure al coltello arrotolando la sfoglia.
Cuocerli in abbondante acqua salata e scolarli immediatamente sul burro fuso. Completare con abbondante tartufo bianco.
Un consiglio per la cottura: i tajarin cuociono davvero in pochissimi secondi, quindi non appena salgono in superficie scolarli immediatamente; inoltre consiglio di aggiungere nell’acqua di cottura un goccio d’olio per evitare che i tajarin si attacchino fra loro.
Buona domenica a tutti 😉
*gelso*
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