Cari lettori,
oggi avevo voglia di una ricetta “cucinata”, una di quelle che sanno di casa e che abbiano il potere di confortarci, come una carezza che ci rassicura, nei silenzi della stanza, e che ci sussurra che va tutto bene. Ho provato una ricetta estranea dalla tradizione marchigiana, e da quella cuneese, una di quelle, per me, senza ricordi specifici, senza fotografie in bianco e nero da rispolverare, senza l’effetto madeleine. Non volevo mi riconducesse a niente di passato, o di futuro, ma volevo immaginarmi in una realtà completamente nuova e sconosciuta, fatta di piccole cose, povere, ma vere.
Ho provato quindi una ricetta che non potete perdervi: i rabaton alessandrini, degli gnocchi di grandi dimensioni, cilindrici, che prendono il nome dal verbo piemontese “rabattare” che significa rotolare. Infatti, questi gnocchi di ricotta e verdura tipici della zona di Alessandria, prima di essere cotti nel brodo e poi gratinati al forno con il grana e il burro, vengono fatti rotolare in un velo di farina. Morbidi e saporiti, sono adatti a tutta la famiglia e si possono preparare anche in anticipo e gratinare all’ultimo! Per fare il pieno di verdure e per riscoprire tutto il gusto della tradizione regionale.
Rabaton alessandrini
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
- 400 g bietole, erbette o spinaci
- 200 g di ricotta vaccina asciutta
- 150 g di parmigiano grattugiato
- 1-2 uova
- 80 g di pangrattato circa
- 80 g circa di farina per infarinare
- Noce moscata
- Sale
- Pepe
- Per cuocere: brodo di carne o vegetale (o brodo fatto con 2 dadi biologici senza glutammato e olio di palma)
- Per condire: burro a fiocchi (circa 30 g), salvia e parmigiano grattugiato
PROCEDIMENTO
Cuocete le bietole o gli spinaci (o verdure miste) al vapore o in acqua, o ancora in padella per pochi minuti. Lasciatele scolare molto bene e strizzatele fino ad ottenere una palla asciutta di verdura.
Lasciate scolare la ricotta attraverso un colino per eliminare tutta l’umidità in eccesso.
Tritate le bietole al mixer lasciandole grossolane
e mischiatele a ricotta, uovo, parmigiano, pangrattato. Aggiustate di sale, pepe e noce moscata. L’impasto dovrà risultare sodo e modellabile con le mani.
Modellate dei rabaton lunghi come un mignolo, donando loro la forma di uno gnocco. Passate ogni rabaton nella farina e disponeteli su un vassoio infarinato.
Cuoceteli per un minuto in brodo bollente di carne o vegetale e scolateli delicatamente, uno ad uno, con la schiumarola.
Posizionate i rabaton in una pirofila imburrata e condite con abbondante parmigiano grattugiato, pepe e fiocchi di burro. Potete aromatizzare i rabaton con delle foglie di salvia fresca.
Gratinate a 200 gradi forno ventilato per 15 minuti, fino a che il burro e il formaggio non saranno ben fusi e amalgamati.
Servite ben caldi.
Con questo freddo, ci vuole qualcosa per scaldarci un po’ 😉
“Ché da tutte le cose siamo sempre fuggiti irrequieti e insaziati, sempre solo portando nel cuore l’amore disperato, verso tutte le cose” Cesare Pavese
*gelso*
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