Cari lettori,
oggi vorrei parlarvi di un piatto a base di pollo tipico della tradizione indiana: il pollo tandoori o chicken tandoori (pronuncia: tanduri), un secondo piatto o piatto unico speziato, piccante e dalla caratteristica colorazione rossastra che ho adorato sin dal primo momento. L’ho assaggiato per la prima volta parecchi anni fa a Parigi, in un ristorante indiano in cui ero solita cenare con delle compagne di università, e di nuovo a Washington, in un ristorante proprio vicino alla White House, e ancora in un ristorante etnico del cuneese, qualche anno fa.
Mi piace molto la cucina indiana, le spezie usate, il riso basmati in accompagnamento, il pane (chapati, o anche naan) e quando ho trovato, al Lafayette Gourmet di Nizza, il mix di spezie per tandoori non mi sono potuta trattenere, le ho acquistate e ho subito provato la ricetta del pollo tandoori.
Questo pollo prende il nome dal tandoor, il tipico forno in terracotta nel quale viene cotto di solito intero (da considerare che in India si usano polli giovani e di taglia piccola). Questo particolare forno è di forma cilindrica e raggiunge temperature molto elevate che arrivano fino ai 480 °C. Per questo, la cottura del pollo è piuttosto veloce, consente di ottenere una crosticina croccante all’esterno e di mantenere la carne all’interno molto tenera e succosa benché senza grassi. Il tandoor è usato anche per cuocere il pane.
(Immagini forno tandoor tratte dal web)
Siamo abituati a vedere dei polli tandoori molto rossi, dall’effetto esterno lucido, quasi laccato: questo perché in India e nei ristoranti indiani si è soliti usare dei coloranti rossi in aggiunta alle spezie. A casa, se si usa solo il mix di spezie apposito, non riusciremo ad ottenere quella colorazione. Anche se non si possiede un tandoor, è possibile preparare questa ricetta indiana nel forno tradizionale di casa, cuocendo il pollo, dopo una lunga marinatura che fra poco vi descriverò, ad alte temperature, preferibilmente sotto il grill. Verrà meno il caratteristico gusto affumicato del pollo, ma sarà sempre un ottimo secondo piatto che si avvicina a quello originale.
Esistono due modi di procedere: una prima ricetta che prevede due marinature, e una ricetta più veloce, con un’unica marinatura. Io ho optato per la prima. Se volete scegliere la seconda ipotesi, occorrerà marinare il pollo con lime, labneh (yogurt greco) e spezie per qualche ora, meglio se tutta la notte, e cuocere il pollo come descritto.
Ho notato che le spezie per tandoori sono reperibili anche in Italia nei negozi etnici e in qualche ipermercato fornito. Se non doveste trovarle, potete usare il garam masala, più facile da reperire, oppure creare un mix di spezie fatto in casa mischiando curcuma, zenzero, aglio in polvere, peperoncino, curry, pepe, chili (Kashmiri chili), coriandolo in semi, fieno greco, semi di finocchio, cumino, chiodi di garofano, cardamomo verde, amchoor (anche se alcune di queste spezie forse non le troverete facilmente!)
INGREDIENTI PER 2-3 PERSONE
3 cosce di pollo
3 sovra cosce
Per la prima marinatura:
Il succo di un lime o un limone piccolo
2-3 cucchiai di spezie per tandoori
1 cucchiaino di aglio in polvere
1 cucchiaino di zenzero in polvere o fresco grattugiato
(oppure, se la trovate, pasta di aglio e pasta di zenzero)
Sale
da leccarsi i baffi… tesoro <3
Grazie cara Sonia! 😀