Cari lettori,
mentre stavo sfogliando un libro di ricette, mi sono imbattuta in quella del fricò, anche se, a differenza di quanto pensassi, si trattava di un secondo piatto a base di carne e patate, preparato come uno spezzatino. Sembra che la parola fricò sia l’abbreviazione di fricandò e starebbe ad indicare una portata cotta in umido nella quale non devono mancare le patate. Il termine fricandò deriva dal francese fricandeau, ma in Francia questo nome si riferisce a della carne di vitello rosolata con erbe aromatiche e cotta nel suo sugo (Da 250 ricette delle Osterie d’Italia – La carne – Slow food Editore).
Nella mia famiglia con la parola fricò si indica, invece, un ricco contorno di verdure e patate. In alcuni casi viene chiamato anche “bandiera”. Anticamente il fricò era insaporito con del lardo. Ecco la mie ricetta, preparata solo con olio extra vergine di oliva.
Anche io lo preparo spesso e lo chiamo stufato di verdure che spesso lascio un po piu brodoso e mangiamo come zuppa!!! Adoro le verdure!!!
Anche io, mangerei solo quelle, in tutti i modi! 😀 Ciao, a presto!