Cari lettori,
oggi vorrei parlarvi del Farro dicocco perlato biologico, conosciuto anche con il nome scientifico di Triticum dicoccum o farro maggiore.
Si tratta di un cereale molto antico, risalente a 10.000 anni fa, coltivato anche nell’antico Egitto e menzionato persino nella Bibbia. Il farro, infatti, costituiva uno degli alimenti base degli antichi romani; con la sua farina si era soliti preparare il pane, tanto che quest’ultimo veniva consumato insieme dai coniugi durante la celebrazione del loro matrimonio (cumfarreatio). Abbandonata la sua coltivazione a favore di altri cereali quali il frumento, oggi lo si sta riscoprendo con coltivazioni concentrate soprattutto nel centro Italia. In particolare, per la mia ricetta, ho scelto un Farro dicocco perlato coltivato in territorio urbinate, nelle Marche. La differenza tra il farro (chiamato anche farro decorticato) e il farro perlato sta nel fatto che quest’ultimo è più raffinato poiché viene eliminata, durante il processo di lavorazione, la pellicola esterna chiamata anche glumetta. Per questo motivo, il farro perlato ha una cottura più veloce simile a quella del riso (20-25 minuti) tant’è che viene chiamato anche “Farrisum”.
Caratteristiche del farro per punti:
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Il farro è molto saziante e contiene molte fibre.
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Ha un sapore gradevole ed è adatto ad ogni preparazione, sia calda che in insalata.
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E’ il cereale con meno calorie in assoluto (335 Kcal per 100 gr).
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Contiene un buon numero di proteine, per questo è adatto a diete vegetariane, soprattutto in combinazione con dei legumi in cottura.
Fonte cibo360.it