Crostini con paté di roveja di Civita di Cascia

Roveja di civita (2)

Cari lettori,

come sapete nella mia cucina amo sperimentare sempre nuove ricette e ingredienti insoliti. L’ingrediente che vi presento oggi è la roveja, un legume antico di forma sferica, simile ad un pisello, con sfumature che vanno dal verde al marrone scuro, al grigio. E’ presente in natura anche in forma selvatica. Come secoli fa, la roveja viene coltivata senza particolari concimi né trattamenti di tipo fitosanitario. Si semina a marzo ad una altitudine che va dai 600 ai 1200 metri sul livello del mare e si raccoglie a mano in estate, tra luglio e agosto. La raccolta non meccanizzata è quindi molto faticosa e prevede lo sfalcio manuale delle piante, la loro essiccazione all’aria aperta, la trebbiatura ed infine la setacciatura per eliminare eventuali impurità.

La roveja si coltiva in Umbria, in particolare nella zona di Civita di Cascia (Pg) e si conserva essiccata. Dopo un ammollo di 12 ore, si fa lessare per circa 40 minuti (20 con pentola a pressione) e si utilizza per minestre con pasta e zuppe oppure per preparare i crostini, insaporita con cipolla e peperoncino. La farina che si ottiene dalla macinatura del seme è usata per preparare la tipica polenta locale chiamata in gergo “farecchiata”.

La roveja di Civita di Cascia è un presidio slow food. Per approfondimenti clicca qui.

roveja seme

 

INGREDIENTI PER 6 PERSONE

12 fette di pane per crostini

250 g di roveja essiccata

1/2 cipolla

Peperoncino q.b.

Rosmarino q.b.

Olio extra vergine di oliva umbro Cufrol Terre Francescane q.b.

Sale

Per guarnire: filetti di datterino e cialdine di parmigiano

Roveja di civita (4)

PROCEDIMENTO

Per la roveja biologica si consiglia una prima pulitura a dito, ovvero di controllarla con cura passando ogni seme fra le mani per individuare eventuali impurità residue, come ad esempio piccolo sassolini. Quindi, procedere con un ammollo in abbondante acqua fredda per circa 12 ore.

Sciacquare la rovejia sotto il getto dell’acqua e cuocerla senza sale per almeno 40 minuti (o 20 minuti in pentola a pressione).

Scolarla e tenere da parte.

Soffriggere la cipolla tagliata finemente con olio e peperoncino. Unire la roveja, il sale e il rosmarino e lasciar cuocere con poco brodo fino a che la roveja non sarà molto morbida. Un tempo si lasciava cuocere lentamente fino a farle assumere la consistenza di una crema. Oggi possiamo passare il tutto al mixer per ottenere più velocemente una crema altrettanto corposa.

Io ho frullato grossolanamente la roveja, così da poter ottenere una consistenza rustica.

Abbrustolire il pane e spalmarlo con la roveja calda. Completare con abbondante olio umbro, filetti di datterino e cialdine di parmigiano ottenuta passando dei mucchietti di parmigiano al microonde per un minuto. Potete realizzarne anche in padella antiaderente.

Buoni crostini con paté di roveja!

*gelso*

 

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Pubblicato da Gelso

Nipote d'arte e grande appassionata di cucina sin da bambina, ripropongo le ricette che più mi piacciono ma rigorosamente in versione light! Al bando quindi soffritti, fritti, condimenti eccessivi ma senza rinunciare al gusto, soprattutto per andare incontro a mio marito, che è molto esigente, e per mantenere o ritrovare la linea! In questo blog ho deciso di condividere le mie ricette light, corredate da foto o video! Buon appetito! Gelso - gelso80@gmail.com

4 Risposte a “Crostini con paté di roveja di Civita di Cascia”

  1. crostini golosi,peccato non avere la roveja,mai sentita,i cambiamenti del blog sono fantastici,danno luminosità e rendono simpatica la lettura mentre la pubblicità copre per molto tempo le tue foto e le parole,buon we

    1. Grazie Paola! Per la pubblicità… mi spiace, ma puoi sempre chiudere la finestra se non ti interessa! 😀 Ho trovato la roveja in Umbria e non me la sono lasciata sfuggire!

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