Colomba pasquale

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Cari lettori,

in questi giorni ho prodotto in casa la tradizionale colomba pasquale, sia con il lievito madre che con il lievito di birra. La ricetta del Maestro Giorilli (lievito madre) è insuperabile, un impasto soffice e molto ricco, ma devo ammettere che ho avuto dei problemi con la glassa che si è distaccata al momento del capovolgimento della colomba, probabilmente perché era troppo pesante rispetto al suo potere di coesione.

Intanto vi descrivo la ricetta della colomba con lievito di birra, che è molto più semplice da preparare, e spero vivamente di riuscire ad avere tempo per riprovare la ricetta di Giorilli e di postarvela con tutte le foto.

A differenza di quella con lievito madre che richiede due giorni di lavorazione e una particolare cura del lievito, questa colomba pasquale si prepara in mezza giornata ed è costituita da quattro distinti impasti.

Nulla di complicato! Vediamoli insieme 😉

Mi sono ispirata ad una ricetta trovata qui e provata anche dalla mia amica Sonia.

 

INGREDIENTI PER UNA COLOMBA DA 1 KG

PRIMO IMPASTO

  • 40 gr farina manitoba (w350)

  • 40 gr latte

  • 20 gr lievito di birra fresco (oppure 7 grammi di lievito secco)

Secondo Impasto

  • Tutto il primo impasto

  • 100 gr farina manitoba (w350)

  • 130 gr acqua tiepida

Terzo Impasto

  • Tutto il secondo impasto

  • 100 gr farina manitoba (w350)

  • 20 gr burro ammorbidito

  • 20 gr zucchero

Quarto Impasto

  • 210 gr farina manitoba (w350)

  • 120 gr uova (circa 2 intere)

  • 80 gr burro

  • 150 gr arancio candito a cubetti

  • 120 gr zucchero semolato

  • 5 gr sale

  • 5 gocce di aroma di vaniglia (io ho usato i semi di una bacca)

  • 5 gocce di aroma di arancio (io ho usato la scorza di un’arancia non trattata)

Glassa

  • 15 gr mandorle dolci non spellate

  • 8 gr armelline (io ho usato delle nocciole tostate)

  • 75 gr zucchero Semolato

  • 30 gr albume (l’albume di un uovo)

Farcitura della colomba pasquale

  • Mandorle non spellate q.b.

  • Granella di zucchero

  • Zucchero a velo

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PROCEDIMENTO

 

PRIMO IMPASTO

Sciogliere il lievito nel latte tiepido (mi raccomando, non caldo, altrimenti in lievito non sarà più attivo) e aggiungere la farina manitoba. Lavorare l’impasto manualmente e lasciarlo lievitare al caldo e coperto per circa 20 minuti.

 

SECONDO IMPASTO

Sciogliere il primo impasto in 130 grammi di acqua tiepida, aiutandosi con una forchetta. Quindi aggiungere 100 gr di farina manitoba e lavorare l’impasto qualche minuto. Disporlo quindi in una ciotola coperta con pellicola e lasciarlo lievitare al caldo per 40 minuti. Al termine di questa fase l’impasto si presenterà molto molle e alveolato. Per la lievitazione consiglio sempre il forno spento con luce accesa.

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TERZO IMPASTO

Trasferire l’impasto in una planetaria con gancio e aggiungere 20 grammi di zucchero. Poi, aggiungere poco a poco la farina e, quando la farina si sarà assorbita, aggiungere 20 grammi di burro ammorbidito, poco alla volta. Impastare fino ad incordatura (l’impasto si deve raccogliere tutto attorno al gancio della planetaria) e riporre l’impasto in una ciotola coperta con pellicola trasparente. Lievitare per un’ora al caldo, in forno spento con luce accesa.

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QUARTO IMPASTO

E’ l’ultimo impasto, il più difficile, se vogliamo, perché prevede l’introduzione di tutti gli ingredienti più pesanti, del burro e delle uova che tendono a rendere liquido, in un primo momento, l’impasto. Ma niente paura! Continuate ad impastare e vedrete che la pasta di incorderà bene attorno al gancio!

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Aggiungere al terzo impasto lievitato 120 grammi di zucchero, quindi 210 grammi di farina, a poco a poco. Quando la farina si sarà assorbita, aggiungere un uovo alla volta. Poi, introdurre il sale e gli aromi.

Quando l’impasto riprenderà consistenza dopo l’introduzione delle uova, aggiungere, un cucchiaio alla volta, il burro ammorbidito, avendo cura di farlo assorbire tutto prima di aggiungerne dell’altro. Portare ad incordatura e lavorare l’impasto fino a che non sarà molto liscio ed elastico e tirandolo creerà il classico “velo” trasparente.

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Il quarto impasto dovrebbe richiedere circa 35-40 minuti di lavorazione.

Alla fine, aggiungere i canditi e lavorare a bassissima velocità per 2 minuti.

Coprire l’impasto e lasciarlo lievitare al caldo da 75 minuti a 120 minuti (il mio ha lievitato circa 90 minuti), fino al raddoppio.

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Prima della lievitazione

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Dopo la lievitazione

PREPARIAMO LA COLOMBA

Ora che l’impasto è pronto, dobbiamo scaravoltarlo su un ripiano leggermente infarinato e suddividerlo in due parti, di cui una più grande dell’altra. La più grande sarà il corpo della colomba, mentre la più piccola dovrà essere suddivisa ancora a metà per andare a creare le ali.

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Allargare l’impasto con i polpastrelli, come si fa per la focaccia, e poi arrotolarlo su se stesso come si fa per alcuni tipi di pane, tipo la baguette.

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Posizionare l’impasto centrale nello stampo per colomba. Poi, allargare gli altri due pezzi di impasto, arrotolarli e disporli nello stampo per creare le ali.

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Trasferire la colomba su una teglia e coprirla con della pellicola. Lasciarla lievitare circa un’ora al caldo.

Nel frattempo, prepariamo la glassa tritando a secco mandorle, nocciole e zucchero con un mixer. Una volta ottenuta una sabbia fine, unire l’albume e lavorare un minuto circa. La glassa è pronta. Potete prepararla anche qualche ora prima o anche il giorno prima, perché si stabilizzi, e conservarla in frigo.

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Trascorso il tempo di lievitazione, accendere il forno a 165 gradi modalità statica e, intanto che si scalda, lasciare all’aria la colomba, perché si crei una sottile pellicina sulla pasta, in modo da poter stendere più facilmente la glassa.

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Stendere quindi la glassa molto delicatamente con un coltellino o una spatola, poi cospargere la colomba con della granella di zucchero, mandorle non pelate e infine una spolverizzata di zucchero a velo.

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Cuocere a 165 gradi per circa 40-50 minuti, avendo cura di inserire un pentolino con dell’acqua bollente all’interno del forno, per dare la giusta umidità alla nostra colomba. Ogni tanto, ricordarsi di aprire leggermente il forno per far fuoriuscire il vapore formatosi.

La colomba crescerà molto in cottura, e sarà la vostra più grande soddisfazione vederla così bella e ricca. Se volete, fate la prova stecchino per verificarne la cottura anche all’interno.

Per la colomba con lievito di birra non occorre il capovolgimento dopo la cottura, quindi non rischiamo di andare a rovinare la glassatura!

Che dite, ci proviamo insieme? Visto che è così facile, direi proprio di si!!!

Fatemi sapere 😉

*gelso*

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Pubblicato da Gelso

Nipote d'arte e grande appassionata di cucina sin da bambina, ripropongo le ricette che più mi piacciono ma rigorosamente in versione light! Al bando quindi soffritti, fritti, condimenti eccessivi ma senza rinunciare al gusto, soprattutto per andare incontro a mio marito, che è molto esigente, e per mantenere o ritrovare la linea! In questo blog ho deciso di condividere le mie ricette light, corredate da foto o video! Buon appetito! Gelso - gelso80@gmail.com

12 Risposte a “Colomba pasquale”

  1. Ciao Federica, faccio una domanda che magari potrai trovare stupida ma i dubbi, soprattutto sui lievitati sono sempre moltissimi. La Manitoba è indifferente che sia 0 o 00? Quella del supermercato va bene? Tu che marca usi? Grazie mille. Posti sempre delle ricette bellissime.

    1. Ciao! Si, esiste la Manitoba 0 e la Manitoba 00. Io spesso uso la manitoba che mi fornisce un mulino di Cuneo, è una 00 a 350 W, ma a volte mi capita di usare quella del supermercato, che va bene comunque. Mi attengo alle ricette, spesso comunque ci si riferisce alla 00 e non alla 0, salvo diversa specificazione. La marca del supermercato che ho provato e che mi è piaciuta è “La mia farina manitoba”, un pacco marrone, dove si dice che questa manitoba è adatta alle lunghe lievitazioni e anche per panettone, pandoro ecc, quindi anche per la colomba. Ho provato anche la manitoba Spadoni, però, ripeto, preferisco quelle del mulino o altre farine adatte anche se non espressamente “manitoba”. Spero di esserti stata d’aiuto! 😀

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