ciambellone ai mirtilli senza uova e latticini

Adoro le torte alla frutta, così profumate e morbide. In genere la mia scelta cade su frutta come la mela (la più gettonata) o l’arancia.
Questa volta, però, avevo voglia di un sapore meno usuale.
Sul web ho trovato tantissime versioni di questo dolce, con numerose varianti.
La mia, però, è particolarmente leggera, e adatta anche agli intolleranti a latte e latticini, oltre che a chi cerca di evitare o ridurre gli zuccheri semplici, come me. E sinceramente la trovo ugualmente buona, e molto apprezzata nella mia famiglia, tanto che molto spesso mi viene richiesta..in ginocchio ( va beh, questa è un’esagerazione)

  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura45 Minuti
  • Porzioni8
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 300 gfarina tipo 1 o tipo2
  • 6 cucchiainiolio di semi di girasole
  • 120 gyogurt vegetale bianco o ai frutti di bosco
  • 100 glatte vegetale
  • 3 cucchiaimarmellata meglio ai frutti di bosco
  • 2 confezionimirtilli freschi (le comuni vaschette del supermercato)
  • 40 gTruvia (o circa 80 grammi zucchero)
  • 1 bustinalievito vanigliato
  • 1 pizzicosale
  • Qualchepezzetto di frutta o piccoli frutti (meglio se dai colori brillanti, per decorare)
  • Qualche cucchiainozucchero a velo (per decorare la superficie)

procedimento


  1. In una ciotola, mettere tutti gli ingredienti asciutti, e mescolarli con una frusta da cucina

    In un’altra ciotola, amalgamare lo yogurt, il latte, la marmellata, e versare il tutto nel primo recipiente.

  2. Alla fine ci si aggiungeranno anche i mirtilli ben lavati.

  3. Ne risulterà un impasto abbastanza sodo, che verrà aggiustato in uno stampo a ciambella preventivamente unto con un po’ d’olio e poi infarinato.

  4. Far cuocere per circa 40 minuti nel forno già portato a 180 gradi. Utile la prova stecchino.

  5. E’ un ciambellone morbidissimo, molto adatto per la colazione o la merenda, specie se decorato con zucchero a velo e altra frutta, meglio dai colori vivaci: anche l’occhio vuole la sua parte!

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