budini di riso resi leggerissimi, ma tuttavia ancora deliziosi

I budini di riso sono dolcetti che mi riportano ai miei anni giovanili: mi ricordano le domeniche col nonno, quando, dopo la Messa, era di rito una sosta in pasticceria, per portare sulla tavola del giorno di festa ghiottonerie speciali, come allora si trovavano spesso in Toscana. Roba raffinata, da città. Ebbene, i budini di riso, piccoli, morbidi e profumati erano e sono i miei pasticcini preferiti. Come sapeva rendere speciali i giorni di festa, il nonno!
In realtà i budini di riso toscani più che budini sono muffins. Le formine, tradizionalmente un po’ ovoidali, sono foderate di pasta frolla e il ripieno è a base di riso e crema pasticcera. Certo, sono fra i miei dolci preferiti. Però chi mi conosce sa che la mia sfida in cucina consiste nel fare dolci saporiti e sani, ma senza latte, latticini o uova, per venire incontro alle esigenze di mio marito, allergico a tali alimenti, e proporre nel contempo una ricetta valida per le tante amiche e amici che per svariati motivi escludono latte e uova dalla loro dieta. Poi, se possibile, mi piace ridurre drasticamente l’uso dello zucchero, se ciò non comporta grossi cambiamenti sul risultato finale, in termini di gusto e…golosità.
Ecco i budini di riso che vi propongo, con delle modifiche che li rendono addirittura vegani.

  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Porzioni3
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaLocale

Ingredienti per il ripieno

  • 85 griso originario
  • 1 cucchiaiofarina 0
  • 3 cucchiaizucchero semolato (o 2 cucchiai di Truvia)
  • 300 glatte vegetale (di riso, o mandorla)
  • 200 gacqua
  • 1buccia di limone (metà lasciata intera e metà grattugiata)
  • 1 pizzicosale
  • 1 bustinavanillina
  • 1 cucchiaioscorzette arancia candite

ingredienti per pasta brisè

  • 80 gfarina tipo 0 o tipo1
  • 30 gmargarina di alta qualità
  • 1/4 bicchiereacqua, se occorre, o anche meno
  • 1 pizzicosale
  • Mezzo cucchiaioTruvia (o un cucchiaio di zucchero semolato)

e , prima di servire..

  • 2 cucchiainizucchero a velo

Strumenti

  • 6 Formine ovalari, per budini di riso
  • Forno elettrico, o friggitrice ad aria a fornetto, o fornetto Versilia

preparazione del ripieno

  1. Cuocere il riso originario, a lungo, nel latte vegetale misto ad acqua con la scorza di limone non trattato, per metà tenuta intera e per metà grattugiata, la bustina di vanillina, i 3 cucchiai di zucchero, o i 2 cucchiai di truvia, e il pizzico di sale, finchè tutto il latte sarà stato assorbito dal riso. Un po’ prima che il riso giunga a cottura, sciogliere in un po’ del suo liquido un cucchiaio di farina, e quindi aggiungere il composto al riso in ebollizione. Far raffreddare e aggiungere anche 1 cucchiaio di scorze d’arancia candite e 2 gr di lievito per dolci.

preparazione della pasta brisè

  1. Nel frattempo preparare la pasta brisé impastando molto velocemente 80 gr di farina con 30gr di margarina di alta qualità, un po’ di scorza di limone grattugiata, un pizzico di sale e poco zucchero o truvia, poca acqua se occorre

  2. Ora foderiamo le formine per muffin leggermente ovoidali,meglio se antiaderenti ,con la pasta brisé, tagliata con un coppapasta un po’ più largo della base delle formine.

  3. Riempire con il riso ormai raffreddato. Far cuocere nel forno portato a 180 gr per circa 15-20 minuti. Questa volta ho usato la mia friggitrice ad aria, fatta a fornetto, e mi è bastato portarla a 160 gradi, senza nemmeno aspettare il preriscaldamento prima di introdurre i budini. Ma ho provato a farli cuocere con ottimi risultati anche nel fornetto Versilia. Cospargere i budini di riso con zucchero a velo( ne bastano 2 cucchiaini)

Le prove che mi hanno portato al risultato finale, che oggi vi propongo, sono state davvero tante. Basti dire che inizialmente avevo pensato di sostituire le uova previste dalla ricetta originale con altri ingredienti che fungessero da amalgamanti. E avevo provato i semi di chia. Ma no, i semini si vedevano anche dopo averli fatti sciogliere un po’. E invece i miei budini dovevano essere belli come li ricordavo, senza antiestetici puntini neri. Poi ho capito che il ripieno stava bello compatto anche così, senza aggiunte: a questo provvedeva il riso originario ben cotto, e la poca farina che ho deciso di aggiungere al posto della crema pasticcera.

E il fatto che non abbia voluto/potuto usare uova secondo me non ha tolto molto al gusto finale: i profumi che ricordavo dalla mia infanzia erano quelli di arancia e limone, che ho usato in abbondanza.

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