Salame di cioccolato

Ogni tanto è giusto concederci anche un dolce. Quello che vi propongo è il salame di cioccolato: un dolce della nonna, casalingo. Ogni famiglia ha la propria ricetta. Andiamo a vedere come lo preparo io.

La particolarità del mio dolce sta nell’utilizzare una parte di biscotti secchi e una parte di amaretti che col loro contenuto di mandorle dolci e mandorle armelline gli donano un gusto amarognolo. A proposito, sapete cosa sono le armelline? E’ il seme all’interno del nocciolo di albicocca, che, in determinate dosi è tossico e, quindi, bisogna fare molta attenzione nell’adoperarlo.

Salame di cioccolato
Salame di cioccolato

Ingredienti

  • 150 gr. di biscotti secchi
  • 150 gr. di amaretti
  • 1 uovo ( solo il tuorlo)
  • 50 gr. di burro
  • 50 gr. di cacao
  • 1 bicchierino di rhum
  • zucchero a velo

Preparazione

Il salame di cioccolato è un dolce molto semplice e veloce da preparare, ma che bisogna fare per tempo perché è necessario che rimanga in frigo una notte o, per lo meno, qualche ora per compattarsi prima di portarlo in tavola.

Tritiamo con un mixer finemente gli amaretti, mentre i biscotti secchi bisognerà tritarli più grossolanamente.

Versiamo in una ciotola i due tipi di biscotti sbriciolati; uniamo il tuorlo d’uovo, il cacao, il burro a pezzettini e il bicchierino di liquore.

Adesso impastiamo e amalgamiamo tutti gli ingredienti (se dovesse risultare troppo duro uniamo ancora un goccio di rhum o, se preferite, un goccio di latte).

A questo punto trasferiamo l’impasto sul piano da lavoro e conferiamogli la forma di un salame. Rotoliamolo dunque nello zucchero a velo e avvolgiamolo nella carta forno stretta sui due capi a caramella.

Riponiamo in frigo il salame di cioccolato per qualche ora.

Quando lo tireremo fuori, prima di affettarlo, ripassiamolo nello zucchero a velo, dopodiché tagliamolo e serviamolo in tavola.

Può essere offerto a fine pasto, a merenda, ma anche in un buffet, fra i dolci, come finger food.

 

 

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Pubblicato da francescapassionecucina

Sono nata a Roma il 5 gennaio 1956, ma mi considero Toscana e più precisamente della Versilia dove ho vissuto la maggior parte della mia vita e dove sono tornata a vivere definitivamente. L'influenza di questa terra, sia dell'alta Toscana che della Liguria è ben presente nella mia cucina.