Frappe di Carnevale

Buongiorno amiche, tempo di Carnevale, tempo di chiacchiere, frappe o come le chiamava Pellegrino Artusi “Cenci”. A Carnevale l’unica parola d’ordine è fritto. I cenci che oggi vi propongo sono leggerissimi, pieni di bolle e delicati. Hanno un unico difetto: finiscono prestissimo, ma se siete fortunate rimarranno friabili e croccanti anche il giono dopo. Questa ricetta è la n° 595 tratta da: “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi.
Vediamo ora cosa occorre per poterle realizzare.

Foto realizzata da Sabrina Cagnetta

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Frappe di Carnevale

Ingredienti:

240 g di farina
2 uova intere
20 g di zucchero semolato
20 g di burro morbido ma non sciolto
acquavite, grappa o vino bianco 2 cucchiai
un pizzico di sale
olio di girasole per friggere
zucchero a velo per servire
Preparazione:
A mano: fare la fontana con la farina, mettere al centro tutti gli ingredienti ed impastare energicamente fino ad ottenere un panetto un po’ sostenuto e non troppo morbido.
Avvolgere nella pellicola e far riposare mezz’ora a temperatura ambiente.
Con l’impastatrice: versare tutti gli ingredienti nella ciotola e lavorare pochi minuti con il gancio a K, quindi avvolgere e far riposare mezz’ora.
Riprendere la pasta e staccarne dei pezzi che andranno stesi molto sottili, la pasta deve risultare quasi un velo. Se si è capaci farlo con il mattarello, ma io ho usato la macchinetta per la pasta fresca.
Tagliare le losanghe, praticare un taglio al centro di ciascuna quindi friggere in olio a 175/180 gradi per pochi secondi, finchè appena dorate.
Se ben fatte vedrete subito le tipiche “bolle” formarsi.
Far scolare su carta assorbente quindi spolverizzare con zucchero a velo.

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