Zucca in agrodolce

la Zucca rossa come questa  (foto presa in prestito dal web)

Ovvero “ficatu ri sette cannola” E’ un piatto della vecchia Palermo. Nato al mercato della Vucciria dove è presente la fontana del  Garraffello. Questa fontana è caratterizzata da “setti cannola” (sette cannule dalle quali scorre l’acqua)  I venditori, che anticamente operavano in questa piazza, “abbanniavano” (reclamizzavano) la zucca rosa fritta preparata in agrodolce  gridando  “u ficatu ri setti cannola” (il fegato dei sette rubinetti).

Fantasia palermitana dei poveri che se le inventavano tutte pur di prendere in giro lo stomaco.

La preparazione è semplicissima, si taglieranno dalla zucca le  fette, non molto spesse, che si friggeranno in buon olio evo fino a farle diventare belle scure.  Si mettono da parte e nello stesso olio va leggermente imbiondito l’aglio tagliato a fette, si aggiungono due tazzine di aceto bianco e 2 cucchiai di zucchero. si mescola fino a che quest’ultimo sia ben sciolto e si versa il tutto sulle fette di zucca. Si guarnisce con foglioline di menta. SI gusta al meglio a temperatura ambiente

 

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