E’ una prelibatezza che una volta nella vita si deve assaggiare. i purpetti di nunnata ovvero le fritelle di neonata racchiudono tutto il sapore del mare.
La neonata altro non è che novellame di pesce. Qui si trova di sarde oppure di uvari;
il loro aspetto da crudo è già invitante un bellissimo e luminoso colore argento.
I purpetti di nunnata si possono mangiare solo nei primi mesi dell’anno in quanto poi parte il fermo biologico e non è più possibile pescare. Inoltre è un piatto decisamente di nicchia anche per la tasca. Ma ogni tanto uno strappo alla regola ce lo si può concedere per gustare uno dei piatti più gustosi in assoluto.
La neonata va mangiata praticamente subito dopo averla acquistata, in quanto deperisce già dal giorno dopo.
Si gusta essenzialmente fritta in polpette oppure, con poco aglio grattugiato e prezzemolo come condimento di un ottimo piatto di spaghetti.
Io preferisco gustarla in frittelle o purpetti nature aggiungendo semplicemente un cucchiaio di semola rimacinata per non alterare il sapore di mare e giusto per asciugare l’acqua ed evitare troppi schizzi in frittura. C’è chi aggiunge uovo e prezzemolo ma, secondo me, se da un lato si garantisce meglio la resa, dall’altro ne perde in sapore.
Purpetti di nunnata
ingredienti per una dozzina di frittelle.
500g di neonata
1 cucchiaio raso di farina di semola rimacinata
sale
olio di semi di arachide.
Mettere a scaldare abbondante olio di semi in una padella. Mescolare la farina di rimacinato alla neonata con movimenti morbidi. Con l’aiuto di due cucchiai formare delle quenelle e depositarle gentilmente nell’olio. Lasciare dorare senza toccare per un paio di minuti e poi girare. Una volta pronte scolarle e servire subito in tavola. Se si gradisce, condire con poco sale.
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Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Kitchen PInching
Lo sai che io sono cresciuta con queste polpette??? mia mamma, siciliana, me le faceva sempre!!!! ottime 🙂 grazie