Il danubio, ormai lo conoscono tutti.
La prima volta che ho visto un danubio, mi era sembrato una torta di brioscine, simili a quelle che faccio io con l’impasto di rosticceria.
Poi leggendo bene la ricetta ho capito che si trattava di un rustico, di origini napoletane formato da tante palline di pasta brioche ripiene accostate una accanto l’altra a formare una torta dopo la lievitazione e la cottura.
Rispetto all’impasto da rosticceria, il danubio ha nel suo impasto le uova, il burro e una quantità di strutto inferiore, risulta però molto molto soffice.
Di ricette in rete ce ne sono davvero tante, io ne ho provate diverse, ma quella che più mi è rimasta impressa per sofficità profumo e morbidezza è la versione di Adriano del blog profumo di lievito
Adriano suggerisce di provare a fare un preimpasto che conferisce una morbidezza ineguagliabile. E io la sua ricetta ho eseguito, pedissequamente.
200gr acqua
4 uova + 1 tuorlo
70gr strutto
15gr burro
14gr sale
10gr lievito fresco
10gr olio evo
1 cucchiaio + 1 cucchiaino di miele d’acacia.
formaggio a cubetti q.b.
prosciutto q.b

Montare il gancio e lasciare andare a vel. 1,5, fino ad incordare.(io ho ungancio killer che mi distrugge l’impasto, quindi ho usato per tutta la preparazione la foglia)
Coprire la ciotola e lasciare triplicare a 28°.Riavviare la macchina con il gancio(io sempre foglia) e, non appena l’impasto si sarà avvolto a questo, aggiungiere un uovo, seguito da 1/3 di zucchero ed uno spolvero di farina. Continuare allo stesso modo, lasciando alla fine il tuorlo che verrà inserito con il sale. In ultimo aggiungere il miele, seguito, all’assorbimento, dalla farina rimanente.Ad impasto incordato, aggiungere lo strutto piuttosto freddo e, quando sarà assorbito, inseriamo l’olio a filo.
Impastare a velocità sostenuta, ribaltando spesso l’impasto, fino a che non si presenterà semilucido e liscio.
Lasciare riposare coperto per 15’, diamo un giro di pieghe di tipo 1.
Posizionare l’impasto in un contenitore sigillato e mettere a riposo in frigo, a 4 – 5° fino al giorno seguente.
Riportare il contenitore a temperatura ambiente e riprendere la lavorazione ai primi cenni di lievitazione: appiattire l’impasto con le mani e diamo un secondo giro di pieghe di sovrapposizione, evitando di fare inglobare aria
Coprire a campana e dopo 20 minuti spezzare in pezzi da 30grammi.
Farcire a seconda del gusto o di quello che si trova in frigo.
chiudere le palline avendo cura di posizionare la chiusura sotto e posizionarle in uno stampo rotondo imburrato ben distanziate.
Lasciare lievitare fino al raddoppio.
SPennellare con uovo sbattuto e infornare a 180gradi fino a doratura.
Complimenti……lavorazione lunga ma effetto finale eccezionale!!
ed è davvero molto buono.