Polenta e merluzzo (polenta e merluss) ricetta tipica piemontese

Prima della scoperta dell’America la polenta di mais era sconosciuta in Europa, eppure sulle nostre montagne già si preparavano le potìe, una via di mezzo tra una minestra e una polenta. Queste venivano cucinate con farina di grano saraceno, di orzo, avena o miglio.
Dal 1700 in poi la polenta di mais soppianta quindi gli altri tipi di polenta e diventa cibo di tutti i giorni per molte popolazioni sopratutto nelle valli alpine.
La polenta costava molto meno del frumento e si poteva consumare sia calda che fredda, accompagnandola praticamente con tutto: con burro e formaggio (polenta concia) o con salsa di pomodoro insaporita con cipolla, prezzemolo e aglio, per gli abbinamenti dolci, con cognà d’uva o confettura di susine; nei giorni di festa si poteva gustare con un brasato o uno spezzatino, un civet di coniglio, pollo alla cacciatora, lepre in salmì o ciccioli di maiale, oppure con lo stoccafisso. Di tutte queste la “polenta e merluss” era quella che compariva più raramente sulle tavole piemontesi, anzitutto per la sua preparazione piuttosto lunga, e poi perchè realizzata con un ingrediente (lo stoccafisso appunto) reperibile solo in certe occasioni e da pochi venditori.
Se vuoi approfondire l’argomento leggi il mio articolo su Laboratorio Valsusa

polenta e merluzzo
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione3 Ore 30 Minuti
  • Tempo di riposo7 Giorni
  • Porzioni4 persone
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 1 kgStoccafisso
  • 1/2 kgCipolle bianche
  • 1 ciuffoPrezzemolo
  • 1 lLatte
  • q.b.Olio extravergine d’oliva
  • q.b.Sale
  • Polenta

Preparazione della polenta e merluzzo

  1. Anzitutto lo stoccafisso va lasciato a mollo in acqua fredda per una settimana, l’acqua va sostituita più volte, questo consente di dissalare e iniziare ad ammorbidire il pesce.

    In una pentola (meglio se di coccio) fate soffriggere nell’olio le cipolle affettate sottilmente. Eliminate la pelle e le lische dello stoccafisso e tagliatelo a listarelle, quindi infarinatelo e mettetelo nel tegame insieme alle cipolle.

    Aggiungete una bella manciata di prezzemolo tritato e coprite tutto con il latte. A questo punto lasciate cuocere a fuoco bassissimo e a pentola coperta per circa tre ore, aggiungendo altro latte tiepido se tendesse ad asciugare troppo. Solo a fine cottura controllate se occorre salare ulteriormente, perchè spesso il merluzzo mantiene ancora un po’ della sua sapidità.

    Circa a metà cottura del merluzzo iniziate a preparare la polenta. Questa andrebbe cucinata nel classico paiolo di rame, si versa la farina di mais prima che l’acqua raggiunga il bollore (l’acqua deve essere già salata) e si fa cuocere mescolando continuamente per circa un’ora. La quantità di farina dipende dal tipo di granoturco, dalla macinazione (se integrale o bramata) e da quanto è fresca di mulino. La polenta deve comunque risultare abbastanza soda e si serve su un grande tagliere di legno accompagnandola con il merluzzo e il suo intingolo.

Varianti della polenta e merluzzo

La stessa ricetta veniva spesso preparata anche con il pomodoro: preparazione e cottura restano le stesse, ma si sostituisce il latte con altrettanta salsa di pomodoro.

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