Narra una leggenda che Venere, affranta dalla morte di Adone, pianse copiose lacrime che, una volta giunte a terra, si trasformarono in piccoli cuori rossi: le fragole.
Quale sia la verità, di sicuro l’origine di questo frutto è molto antica: è presente già nella Bibbia, dove viene descritto come un frutto spontaneo abbondante e gustoso, ma ne si attesta la presenza anche nel Neolitico.
Le fragole sembrano essere originarie del nostro continente: l’Europa. Infatti, in moltissimi boschi siti sul territorio italiano, è possibile trovare, nei mesi primaverili ed estivi, la fragolina di bosco, o fragolina selvatica.
Le fragole sono il primo frutto che arriva in primavera e le troviamo sul mercato fino a estate inoltrata. Questo è il periodo migliore per trovarle dolci e profumate, infatti la temperatura ideale per la loro maturazione si aggira sui 18-22 °C di giorno e 10-13 °C di notte, quindi da metà maggio possiamo trovare frutti maturati all’aperto, mentre quelle che arrivano sul mercato all’inizio della primavera sono coltivate in ambiente protetto, cioè in serra, oppure vengono importate da paesi caldi come Egitto o Israele.
Occorre sapere comunque che esistono più di 600 varietà di fragole, alcune più precoci di altre, che cambiano notevolmente anche in termini di dimensioni, colore, profumo e gusto.
Diciamo che si dividono principalmente in due famiglie: unifere e rifiorenti.
Le prime comprendono le varietà che fruttificano una sola volta all’anno (da aprile sino a maggio); le fragole rifiorenti fruttificano in vari periodi dell’anno, permettendo la produzione in più mesi (da giugno a novembre).
Oggi si studiano anche piante capaci di fruttificare tutto l’anno sfruttando grandi altitudini e climi rigidi, come in Trentino o sulle montagne del sud Italia, dove i frutti, maturando più lentamente, vengono raccolti a novembre, dicembre e gennaio.
Le fragole che generalmente troviamo sul mercato appartengono alle varietà più comuni che sono le Belrubi, Senga Sengana e Madeleine.
La Belrubi si presenta con frutto piuttosto grande, di forma allungata, di colore rosso brillante e ha un livello zuccherino superiore alla media.
La varietà Senga Sengana si riconosce, invece, per una colorazione più scura e per la pezzatura medio piccola. È forse una delle tipologie di fragole più diffuse in Europa.
Tra le più comuni in Italia c’è la Madeleine che cresce in terreni argilloso-calcarei: è apprezzata dai produttori perché con una sola pianta è possibile ricavare tantissimi frutti tutti di dimensioni notevoli.
Esistono poi, come spesso avviene per molti alimenti, anche delle eccellenze come la Fragola di Tortona, una specie selvatica coltivata per la vendita solo in particolari zone nei dintorni di Torino e a Tortona, appunto, in provincia di Alessandria.
La fragola di Tortona è un presidio Slow Food, si tratta di una vera e propria specialità nota oltre i confini piemontesi anche come la “profumata” proprio per via dell’intenso e inebriante aroma. Da ricordare anche la Fragolina di Nemi, molto simile alle fragoline di bosco e la Favetta di Terracina, anch’essa piccola e molto profumata.
Oltre ad essere un frutto dolce e profumato, apprezzato praticamente da tutti, la fragola vanta anche moltissime proprietà salutari: anzitutto ha un altissimo potere antiossidante che supera di 20 volte quello di altri alimenti ed è ricca di vitamina C (molto più degli agrumi). Ma non è tutto, è anche ricchissima di calcio, ferro, fosforo e magnesio ed è consigliata a chi soffre di reumatismi e malattie da raffreddamento. Inoltre è particolarmente indicata per combattere il colesterolo e i trigliceridi tanto che l’Università di Davis in California sta cercando volontari per testare gli effetti benefici di una dieta regolare a base di questo goloso frutto sulle malattie cardiovascolari e infiammatorie. L’acido salicilico in esse contenuto, oltre a risultare efficace contro la gotta, aiuta a mantenere sotto controllo la pressione e la fluidità del sangue. Sono anche rinfrescanti, diuretiche, depurative e disintossicanti. Contengono infine lo xilitolo, una sostanza che previene la formazione della placca dentale e uccide i germi responsabili dell’alito cattivo.
Sono un ottimo alleato della bellezza, anzitutto perchè hanno un modesto potere calorico (solo 27 calorie per 100 grammi), poi apportano prevalentemente zuccheri semplici (fruttosio) e la quantità di proteine e grassi risulta trascurabile; notevole invece l’apporto di fibre e acqua. Sono poi adatte anche per la prevenzione delle rughe, utilizzate come maschera per il viso rendendo la pelle morbida e vellutata: mescolando la polpa della fragola con un pò di panna o miele fino ad ottenere una crema si ottiene una maschera nutriente che va applicata sulla pelle per 20 minuti e poi risciacquata.
In cucina le fragole si prestano a numerose preparazioni: gustate al naturale, con zucchero e limone o vino bianco, ottime con la panna e gustoso ingrediente di numerosi dolci, gelati, confetture e persino nel risotto.
Dalla più classica torta con fragole e panna, alla sempre amata cheesecake alle fragole, o nella ciambella alle fragole, fino ad arrivare alle preparazioni più originali, come la charlotte di fragole moderna o il gazpacho dolce alle fragole e pomodoro, possiamo ritrovare questo gustoso frutto in molte ricette e lo possiamo utilizzare anche per colorare in modo naturale la panna montata!
Infine una curiosità: quello che noi consumiamo e che tanto piace non è il frutto della pianta del genere Fragaria, bensì un’infiorescenza ingrossata; i veri frutti sono i piccoli puntini in superficie che erroneamente vengono chiamati semi.