Le pesche: origini, proprietà e benefici

Le pesche sono uno dei frutti dell’estate per eccellenza, le loro origini partono dalla Cina (dove vengono coltivate già 5000 anni fa), arrivano in Europa passando per la Persia (da qui il nome scientifico Prunus Persica).

L’albero delle pesche è molto resistente e sopporta temperature che vanno dai -18° a oltre 40°, a seconda della zona i frutti maturano da metà maggio fino a settembre e nel mondo 5 paesi rappresentano da soli il 70% della produzione a livello globale (sono Cina, Grecia, Turchia, Spagna e Italia). In Italia le principali regioni produttrici di pesche sono l’Emilia Romagna, la Liguria, il Veneto, il Piemonte e la Campania.

Varietà di pesche

Esistono diverse varietà di pesche (pesca gialla, bianca, nettarina, percoca, merendella, tabacchiera), ma si possono distinguere in 3 categorie principali:

  • La pesca comune, caratterizzata da buccia sottile e vellutata e che può avere la polpa bianca o gialla.
  • La pesca noce o nettarina, caratterizzata invece da una buccia liscia e polpa generalmente gialla e soda.
  • La pesca percoca, dalla polpa più consistente che si presta molto bene ad essere trasformata in succhi di frutta.

Benefici delle pesche

I benefici per la salute delle pesche sono molti: ricche di fibre aiutano ad abbassare il colesterolo e sono utili per la regolarità intestinale, sono preziose per la salute degli occhi, della pelle e del sistema nervoso, migliorano la digestione e aiutano l’organismo a disintossicarsi.

Ma le pesche sono caloriche? Con sole 39 kcal per 100 g è un frutto indicato nelle diete ipocaloriche, e l’abbondanza di sali minerali quali potassio, magnesio fosforo e calcio lo rendono un ottimo frutto rimineralizzante e dalle proprietà rinfrescanti.
Buono anche il contenuto di vitamina C, vitamina E e vitamina B3; inoltre è ricco di beta-carotene, luteina e zeaxantina.

Grazie a tutte queste sostanze la polpa della pesca ha proprietà antiossidanti e antitumorali, aiuta a tenere sotto controllo la pressione arteriosa, stimola le difese immunitarie, aiuta a contrastare la ritenzione idrica, rende la pelle più radiosa ed è importante anche per la salute di occhi e capelli; contiene una buona quantità di fibre e aiuta la digestione.

Recenti studi hanno dimostrato che i composti fenolici presenti nella buccia, insieme all’attività della fibra, riducono i livelli di colesterolo cattivo LDL e aumentano la quantità di colesterolo buono HDL.

Un altro studio ha inoltre dimostrato l’utilità delle pesche anche nella cura delle cefalee; grazie al drenaggio epatico infatti, e all’aumento della diuresi, pare che questo frutto riesca a decongestionare il microcircolo cerebrale dolorante riducendo il mal di testa.

Il paragone tra la bellezza della pelle e il frutto è risaputo, avere una pelle di pesca è da sempre sinonimo di pelle liscia e vellutata, infatti questo frutto viene utilizzato anche in cosmetica. Con la polpa si possono preparare delle maschere per il viso, ma è sopratutto l’olio di pesca, che si estrae dal nocciolo, ad essere utilizzato in ambito cosmetico.

Questo olio è particolarmente delicato e nutriente, adatto a coloro i quali hanno una pelle sensibile e facilmente irritabile, è un toccasana in caso di esposizione prolungata al sole, quando l’epidermide tende a disidratarsi. Inoltre, ha anche notevoli proprietà antiossidanti che contribuiscono a mantenere la pelle elastica e giovane.

Chi soffre di dermatiti, psoriasi ed eczemi può trovare molto sollievo dall’uso dell’olio di pesca, infine idrata le labbra screpolate e può essere usato anche come struccante. Se utilizzato sui capelli combatte le doppie punte, ma chi soffre di particolari allergie dovrebbe fare molta attenzione ad utilizzare questo olio o comunque farlo solo dopo aver consultato il proprio medico curante.

In ogni caso il nocciolo della pesca contiene un seme ricco di una sostanza tossica, simile al cianuro, che quindi non è commestibile.

Come usare le pesche

Oltre ad essere consumate crude, da sole o in macedonia, le pesche in cucina si prestano ad una moltitudine di utilizzi.

Possono essere usate per fare gelati, confetture, succhi e frullati, per aromatizzare vino o thè freddo e naturalmente per torte (anche in versione light), semifreddi, cheesecake, crostate e dolci vari. In Piemonte molto conosciute sono le tradizionali pesche ripiene di cioccolato e amaretti. Le pesche però possono anche aggiungere un tocco di dolcezza a ricette salate, ottimo ad esempio l’abbinamento con formaggi tipo il caprino.

Come sceglierle e conservarle

Quando si acquistano bisogna scegliere i frutti dall’aspetto sodo e integro, colore intenso, consistenza morbida ma non molle e profumo dolce; si conservano in frigorifero, nel reparto della frutta e verdura, per circa una settimana e una volta lavata accuratamente, la pesca può essere consumata anche con la buccia.

Nell’industria conserviera le troviamo anche sotto forma di pesche sciroppate, che mantiene molte delle sue proprietà salutari, ma è molto ricco di zuccheri, oppure in forma essiccata o disidratata; in questo caso invece non subisce grosse alterazioni, se non quella di essere stata privata dell’acqua e di avere quindi bloccato il processo di degradazione, ha perciò lo stesso corredo di nutrienti e sali minerali della pesca fresca, ma in concentrazione più elevata.

Qualche curiosità

Infine qualche curiosità: le popolazioni cinesi nutrivano una grande venerazione verso la pianta del pesco considerato simbolo di immortalità e della primavera, mentre la pesca era come un frutto fatato, simbolo di buon augurio, ricchezza e lunga vita. Non a caso, il dio cinese della longevità è spesso raffigurato mentre emerge da una pesca e per il Buddhismo la pesca rappresenta uno dei tre frutti benedetti insieme al cedro e alla melagrana.